Melilli. Recupero corpi dal peschereccio, i vigili del fuoco: "Operazione di valore"
“Non è la barca degli orrori di cui qualcuno parla. E’ un’operazione importante, di valore, umanitario e scientifico, con cui si tenta di dare un’identità alle vittime del terribile naufragio del 18 aprile 2015”. I vigili del fuoco, attraverso i sindacati di categoria Fp Cgil Vigili del Fuoco, Fns Cisl e Confsal VVF tracciano un quadro degli interventi in corso dal primo luglio scorso nell’ambito dell’Operazione Augusta 2016 e ne difendono le modalità di organizzazione. Ne spiegano ogni dettaglio i segretari Josè Sudano, Salvatore Simonetta e Vincenzo Catalano. “Ci vede attivi in un intervento altamente professionale – puntualizzano i rappresentanti del sindacato- dove sono richieste competenze diverse ma tutte convergenti verso l’obiettivo di qualcuno, soprattutto dirette a persone vittime innocenti del nostro tempi, a cui va il massimo rispetto”. L’Operazione Augusta 2016 è organizzata attraverso un Piano Operativo di lavoro concordato con i sindacati. “Previsti livelli di sicurezza tecnici, fisici, e psicologici, assolutamente appropriati -garantiscono Sudano, Simonetta e Catalano- e notevolmente superiori a quelli con cui i Vigili del Fuoco operano durante l’ordinaria attività di Soccorso Tecnico Urgente, che è sempre svolta in contesti di imprevedibilità per la natura stessa del nostro lavoro.In questo caso-proseguono- mancando il requisito dello stato di necessità, il Piano Operativo di Lavoro prevede che tutte le attività dell’operazione vengano svolte con adeguata tempistica, ovvero con tempi “non urgenti”, senza alcun pregiudizio della salvaguardia dei livelli di sicurezza per i Vigili del Fuoco, oltre ovviamente, alla precisa riuscita delle operazioni a noi assegnate”.
Alcune previsioni, come il numero di 3 vigili del fuoco con abilitazioni Speleo Alpino Fluviale, con funzione anche di “sentinella” per ogni 2 vigili del fuoco operatore che concretamente recuperano le vittime, sono state aumentate a 5, 6 ed alle volte anche a 7 unità.
E’ stato predisposto un numero superiore alle dotazioni previste dal Piano Operativo di Lavoro di vigili del fuoco con abilitazioni NBCR, che hanno competenze in termini di salvaguardia degli operatori da potenziali contaminazioni, seppur confermata sul campo l’assenza di qualunque rischio biologico specifico, per consentire una maggiore assistenza agli operatori in termini di vestizione, sanitizzazione e svestizione.
E’ stato predisposto sul campo un tempo di recupero e riposo più lungo di quanto previsto nel Piano Operativo di Lavoro e c’è un tempo di presenza al Campo Base di 24 ore, come tra l’altro avviene per noi Vigili del Fuoco in caso di Emergenza, a fronte degli stessi interventi previsti nelle 12 ore programmati nel Piano Operativo di Lavoro.
Il Campo Base, Modulo di Supporto Logistico (MSL) è stato realizzato e viene gestito dai vigili del fuoco che hanno abilitazioni specifiche.
Il supporto psicologico dei Pari, ovvero di altri Vigili del Fuoco abilitati per questo è sempre presente e disponibili con tutti i vigili del fuoco coinvolti nelle operazioni. Partecipano anche vigili di Teramo, con l’attrezzato Carro Aria, che oltre a fornire un supporto specifico per la fornitura costante di bombole di ossigeno.
I sindacati sottolineano, infine, l’importanza scientifica, visto l’intervento del Labanof, il laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense della sezione di Medicina Legale dell’Università di Milano.