Mercato Ittico, presentata almeno un’offerta. Interessate storiche aziende locali

 Mercato Ittico, presentata almeno un’offerta. Interessate storiche aziende locali

Almeno un’offerta per la gestione del nuovo Mercato Ittico di Siracusa e potrebbe essere arrivata da una delle aziende del settore più importanti della città e con una lunga storia alle spalle. E’ l’indiscrezione che circola dopo la scadenza, ieri, dei termini per la presentazione delle offerte nell’ambito del bando di gara pubblicato dal Comune. La certezza arriverà nei prossimi giorni,quando la commissione procederà all’apertura delle offerte e alla relativa valutazione. Prima della presentazione delle offerte il bando prevedeva che gli interessati richiedessero e svolgessero un sopralluogo, in linea con quanto spesso prescrive il Codice degli Appalti. Il verbale redatto dopo la verifica dello stato dei luoghi, infatti, mette al riparo da eventuali contenziosi successivi all’espletamento della gara, dando a chi aspira ad aggiudicarsela una visione concreta e non solo “su carta” del contesto per il quale ci si propone, in questo caso la struttura mercatale da poco riqualificata con un finanziamento di 3,2 milioni di euro della Regione (all’epoca era assessore alle Risorse Agricole e Pesca Edy Bandiera) nell’ambito del Programma operativo Feamp 2014-2020, il Fondo europeo per gli affari marittimi e per la pesca.
Il sopralluogo effettuato ha quindi dato un’idea di chi, tra le imprese locali, ha mostrato interesse. Il resto sarà chiaro nei prossimi giorni.
Il nuovo Mercato Ittico di largo Arezzo della Targia, inaugurato durante i giorni di Divinazione Expo e del G7 Agricoltura e Pesca, prevede un’affidamento per nove anni . Il bando prevede “una gestione sostenibile delle risorse ittiche”, capace di assicurare “la promozione della pesca locale e la tutela dei diritti dei lavoratori” oltre che “un adeguato controllo sanitario”. Il valore della concessione è stato stimato in 29,4 milioni di euro (oltre iva).L’azienda o le aziende aggiudicatarie devono essere in possesso di precisi requisiti di idoneità professionale, in forma singola o associata. Un elemento fra tutti: Devono possedere un fatturato globale maturato nel triennio precedente non inferiore a 3 milioni di euro (iva esclusa), “almeno in uno dei settori che compongono tutta l’intera filiera ittica”. Fondamentale avere un’esperienza decennale nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (commercializzazione e trasformazione).
Per scegliere il nuovo concessionario verrà attribuito un punteggio all’offerta tecnica, fino ad un massimo di 90/100. La commissione di gara valuterà anche l’adeguatezza e la sostenibilità del piano economico-finanziario e l’offerta economica, “consistente in un rialzo sul prezzo a base del canone concessorio. Il canone annuo a base di gara è di 19.424,22 euro. Nel nuovo Mercato Ittico, una volta in attività, sarà possibile acquistare pesce e lavorati, ma anche consumare qualche pietanza al ristorante interno. La vendita, oltre che all’ingrosso, all’asta e al dettaglio avverrà anche per via telematica, in collegamento con i mercati italiani ed esteri.

 

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