Merci pericolose e il divieto di transito sulla Siracusa-Catania: “Altri 270 giorni di lavoro”

Il governo ha risposto alla interrogazione parlamentare, presentata nelle scorse settimane da Paolo Ficara (M5s), sul divieto di transito imposto ai mezzi che trasportano merci pericolose, lungo la Siracusa-Catania.
Il parlamentare siracusano aveva chiesto l’intervento del Ministero dei Trasporti per risolvere una situazione di disagio per i lavoratori del settore che si protrae da 6 anni ormai, a causa del furto di cavi di rame che ha compromesso l’illuminazione e la funzionalità delle gallerie.
Cosa che costringe i mezzi che trasportano merci pericolose a percorrere la statale 114 sia in direzione Catania che Siracusa, attraversando zone oramai fortemente urbanizzate, come quella di Agnone Bagni, e con un aumento nel consumo e nella spesa di carburanti.
Il ministro Giovannini ha accolto le rimostranze di Paolo Ficara ed ha assicurato che entro il primo semestre del 2022 verranno avviati i necessari lavori per ripristinare la funzionalità degli impianti e rimuovere il divieto. “Ci vorranno però almeno 270 giorni di lavoro, secondo le previsioni di Anas. Pertanto, la riapertura al transito dell’autostrada per i mezzi che trasportano merci pericolose e l’eliminazione delle varie limitazioni, slitta al 2023. Se da un lato, francamente, considero la risposta insoddisfacente perchè nel frattempo sono già passati 6 anni di disagi e penalizzazioni per il settore della logistica di casa nostra, dall’altro non posso che essere soddisfatto per il fatto che il continuo pressing su Anas e le strutture ministeriali abbia permesso di avere una cronologia precisa e un impegno sui tempi. Continueremo a monitorare la situazione affinché non si perda un solo giorno in più”.

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