Miasmi a Priolo, campionamenti per risalire ai cattivi odori. Pasqua: “Applicare la legge”

 Miasmi a Priolo, campionamenti per risalire ai cattivi odori. Pasqua: “Applicare la legge”

Si torna a parlare di miasmi di probabile natura industriale, diverse segnalazioni ieri tra Priolo e la parte nord di Siracusa. Il sindaco della cittadina industriale, Pippo Gianni, ha attivato i protocolli previsti chiedendo l’intervento della Polizia Municipale sulla 114, dove erano stati avvertiti i primi odori.
Alle 15:30 è stato effettuato un primo campionamento dell’aria, tramite canister. Le condizioni meteorologiche sfavorevoli e i venti che cambiavano, fino ad essere poi quasi assenti, hanno fatto sì che i miasmi venissero avvertiti anche nel centro abitato di Priolo. Alle 19:30 è stato effettuato un nuovo campionamento dell’aria, con l’ausilio dei funzionari ARPA. Richieste anche notizie alle aziende della zona industriale.
Le pattuglie della Polizia Municipale e il comandante Mignosa, in costante contatto con il sindaco Gianni, hanno controllato il territorio comunale fino alle 22:00. In itinere anche altri accertamenti voluti dal primo cittadino.
Per sapere quali sono le sostanze odorigene sprigionate, bisognerà attendere le risultanze dei canister. Per velocizzare l’iter, il sindaco Gianni ha inviato questa mattina una lettera ai direttori ARPA, con la quale richiede notizie urgenti degli interventi effettuati ieri dal personale e di avere eventualmente anche le relazioni sulle attività svolte.
Un’altra lettera è stata inviata ai gestori di tutti gli stabilimenti della zona industriale, per chiedere notizie sulle attività lavorative della giornata di ieri e su eventuali disservizi che possano aver creato i forti disagi olfattivi avvertiti dalla popolazione. La missiva è stata indirizzata ad Isab Nord, Versalis, Isab Sud, Isab I.G.C.C., Priolo Servizi, Sasol, Sonatrach, ai direttori degli stabilimenti Enel Archimede, IAS, Eni Rewind, e per conoscenza alla Prefettura di Siracusa, al Dipartimento Regionale Protezione Civile, all’Arpa, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, al Commissariato di Polizia di Stato e alla Stazione Carabinieri di Priolo.
Anche il deputato regionale Giorgio Pasqua (M5s) torna ad occuparsi delle segnalazioni relative a “sgradevoli e ‘misteriosi’ odori di idrocarburi a tutte le ore del giorno e della notte, a Priolo, e nell’area industriale del petrolchimico”. Pasqua lamenta poi come non sia ancora possibile sapere “di che sostanze si tratti e da dove vengano, nonostante ci sia una precisa legge regionale che consentirebbe la massima trasparenza e tempestività di questi dati. Purtroppo l’inadempiente governo Musumeci non ha emanato il decreto attuativo”.
Proprio il pentastellato è stato tra i promotori della legge 3 del 2020 che prevede l’istituzione di un sistema di monitoraggio continuo, analisi e trasmissione in tempo reale di tutte le informazioni raccolte dalla rete di sensori nella zona industriale.
“Un sistema che però non è mai entrato in funzione – spiega Pasqua – e ad oggi, nonostante le segnalazioni dei cittadini non si riesce a capire la natura delle sostanze odorose che si avvertono nell’aria. Questo accade perché i campionatori automatici, che si attivano dopo un certo numero di segnalazioni, raccolgono dell’aria che verrà però analizzata solo nei giorni successivi. Sarebbe invece molto più utile sapere immediatamente cosa c’è nell’aria e da dove viene: questo consentirebbe immediati interventi di correzione dei processi produttivi industriali così da eliminare immediatamente il disagio”.
La scorsa settimana, durante l’esame della Finanziaria, approvato un emendamento dello stesso Pasqua per progettare un apposito software che consenta in tempo reale di sapere che sostanze finiscono in aria, da dove escono e in che direzione vanno, anche per consentire ai cittadini di scegliere consapevolmente come comportarsi. “Non è una posizione contro le industrie, ma a favore dei cittadini”.

 

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