Migranti allo Sbarcadero, trasferiti in un centro accoglienza. Le indagini sulla rotta

 Migranti allo Sbarcadero, trasferiti in un centro accoglienza. Le indagini sulla rotta

Sono ancora in corso le procedure di identificazione del gruppo di migranti arrivato ieri a Siracusa. Polizia Scientifica e Immigrazione completano in mattinata il lavoro di loro competenza, dopodiché gli stranieri saranno condotti in un centro di prima accoglienza.
A bordo di un barchino, hanno raggiunto la spiaggia dello Sbarcadero, all’interno del porto Piccolo. Solo uomini, una quarantina di probabile nazionalità cingalese. Improbabile che abbiano compiuto l’intera traversata con quella piccola imbarcazione. Si può presumere, allora, la presenza di una nave madre che ha poi “scaricato” sul barchino i migranti, a poche miglia dalla costa siracusana.
Quando sono arrivati, c’erano diverse persone allo Sbarcadero. La scena dell’arrivo è stata quindi filmata per poi diventare virale in poco tempo. Nelle immagini, si vedono i migranti scendere dalla barca sottocosta, chi con una busta, chi con uno zainetto in cui ha raccolto pochi effetti personali. Appena fuori dall’acqua, si distendono sulla sabbia. Camminano stanchi, con le gambe provate da una posizione scomoda, forse tenuta per ore.
Sulla presenza di possibili scafisti, come anche sulla rotta seguita per lo sbarco (partenza dalla Grecia o dalla Turchia, probabilmente) si concentrano le prime indagini, curate dalla Questura di Siracusa.

 

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