Migranti, il sindaco e le Ong a casa loro. Poi chiarisce: “salvo necessità ed urgenza”
Dopo il clamore suscitato dalle dichiarazioni rilanciate dall’agenzia AdnKronos, il sindaco di Siracusa questa mattina è tornato a parlare di migranti e delle navi ong al largo delle coste siciliane. Ieri avevano sorpreso le sue parole di apprezzamento alla linea del governo Meloni (“attenzione maggiore alle fragilità, penso che rispetto al governo Conte-Salvini oggi ci sia un atteggiamento di maggiore responsabilità e attenzione nei confronti dei migranti che si trovano sulle navi”) e l’invito alle navi ong a raggiungere “i loro paesi di origine invece di sostare qui per giorni e giorni…”.
In molti, soprattutto forze del centrosinistra e voci autorevoli del terzo settore siracusano, hanno visto quelle frasi come una “giravolta”, pensando al diverso atteggiamento tenuto nel 2019 nella vicenda Sea Watch 3, con il sindaco che in gommone raggiunse la nave ferma in rada per giorni (insieme alla Prestigiacomo, ndr) e chiedendo l’autorizzazione allo sbarco dei migranti bloccati a bordo.
Questa mattina, con un video sui suoi canali social, il sindaco Italia ha voluto meglio spiegare il senso del suo intervento. Per accompagnare le immagini, la didascalia recita: “Non strumentalizziamo la dignità degli esseri umani. I migranti vanno aiutati e soccorsi senza se e senza ma e l’UNIONE EUROPEA deve farsene carico a fianco dell’ITALIA in cui le strutture di accoglienza sono al collasso”.
Felpa grigia e una grande pianta di fico d’india alle spalle, ha confermato di vedere nel governo Meloni più attenzione verso le fragilità tra i migranti (sottolineando gli sbarchi ad Augusta e la donna trasportata in ospedale a Siracusa), rispetto alla linea tenuta da Salvini nel 2019, dura e senza alcuna apertura. Poi, ovviamente, un chiarimento sulla frase che ha scatenato mille polemiche, l’invito alle ong a portare i migranti nei loro paesi di bandiera. “La mia posizione non è cambiata. Ho sempre detto che l’Europa non può scaricare tutto il peso del fenomeno migratorio sull’Italia. Ora, posto che i nostri porti sono tornati difficili, forse è il caso di pensare, in assenza di condizioni di necessità ed urgenza tra equipaggio e migranti, di invitare la navi ong a raggiungere altri porti di più facile accesso”, la sintesi del pensiero espresso questa mattina da Francesco Italia (clicca qui per la versione integrale).
Il chiarimento sarà sufficiente a calmare il subbuglio che attraversa oggi il mondo dell’associazionismo siracusano? In Francesco Italia hanno sempre visto un interlocutore sensibile e attento. Ma questo passaggio apre una crepa in un rapporto sin qui consolidato.
Il primo cittadino cerca di mostrarsi sereno e poco preoccupato dalle critiche. “Siamo in campagna elettorale…”, dice nel video, come ad intendere che ogni piccola scintilla diventi subito una fiamma per interessi di questa o di quella parte politica.
Foto da pagina fb Mission lifeline (credito Joshua SOS Humanity)