Mobilitazione per la ex Tonnara dopo la condanna: Legambiente, "beffa per Siracusa"
Dopo la condanna milionaria della Sovrintendenza di Siracusa, nella storia della riqualificazione della ex Tonnara di Santa Panagia intervengono Legambiente e Fillea Cgil. “È una sentenza di primo grado, certo, ma restano punti oscuri sulla vicenda e grandi interrogativi. Dopo questa incredibile ma per certi versi, e solo per chi conosce la questione, prevedibile sentenza, cosa resta in mano alla città? Macerie e degrado. E per queste enormi responsabilità sancite da un Tribunale chi ripagherà la cittadinanza per il mancato lavoro, per il mancato sviluppo e per il danno procurato e per il degrado che ne è derivato?”, si legge in premessa nella nota congiunta.
“Ricordiamo che gran parte delle motivazioni che hanno scatenato il contenzioso e la paralisi dell’opera erano legate al rischio di crollo del costone roccioso su cui poggia gran parte della Tonnara. Per ovviare a questo rischio e per salvaguardare la sicurezza di chi vi avrebbe lavorato, l’impresa aveva proposto una variante al progetto, che era stato poi rifiutata dalla Soprintendenza. La querelle, dopo anni, si conclude con l’ennesima beffa per la cittadinanza”, scrivono Legambiente e Fillea attraverso i rappresentanti provinciali Paolo Tuttoilmondo e Salvo Carnevale.
“Non vogliamo che tutto si concluda con la solita farsa all’italiana ma chiediamo che nelle sedi opportune si verifichino tutte le responsabilità per quello che è accaduto. Sappiamo, però, che il danno di immagine e di potenziale sviluppo della città sarà altissimo. Abbiamo molti problemi che ci stanno condannando agli ultimi posti in Italia per vivibilità. Se a questo dobbiamo aggiungere pure quelli che ci creiamo da soli per difetti di approssimazione burocratica, siamo veramente condannati a essere ultimi in Italia, da qui a breve. E quel che è peggio, saremo condannati a un futuro di decrescita”, la dura analisi.
“La misura è colma. A distanza di quindici anni dalla presentazione del progetto di restauro e di quaranta dall’esproprio non sono stati ancora completati i lavori di restauro della Tonnara, mentre degrado e sporcizia avanzano, con il rischio che il complesso monumentale finisca irrimediabilmente perso! Il recupero della Tonnara non è più rinviabile. La pista ciclabile lungo l’ex tracciato ferroviario ha accresciuto l’interesse di cittadini e turisti verso questo importante complesso monumentale e ha creato una concreta prospettiva per la rigenerazione dell’intera costa settentrionale della città. Nonostante questo, non esiste un progetto complessivo di riqualificazione dell’area in cui è inserito il monumento, a partire dalla bonifica della discarica comunale di inerti da tempo dismessa attraverso l’utilizzo delle risorse previste in una misura del piano di risanamento ambientale (la discarica abbandonata da anni è piena di rifiuti speciali e di amianto e occupa buona parte del fiordo che risale dall’insenatura di S. Panagia), né una ipotesi di rigenerazione urbana che preveda di ricucire il monumento al territorio circostante.”
Per queste ragioni Fillea Cgil e Legambiente annunciano per la prossima settimana un’iniziativa
davanti alla Tonnara, per chiedere all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e alla Soprintendenza di
Siracusa “come e quando si potranno completare i lavori necessari per restaurarla e al Comune di Siracusa,
che finora è stato mero spettatore della vicenda, se e quale progetto sociale e culturale intenda sviluppare attorno al monumento e come ritenga di realizzarlo”.