Moratoria per Ortigia, anche Cna chiede stop a nuove licenze per bar, ristoranti e pizzerie
Cresce il consenso delle categorie produttive e della politica attorno alla proposta di una moratoria di alcuni anni per le nuove aperture di pub e ristornati in Ortigia. Uno stop a tempo alle nuove licenze, da incentivare invece in altre aree della città per un migliore e più sostenibile bilanciamento della presenza commerciale.
Anche Cna Siracusa ne ha parlato con l’assessore alle Attività Produttive, Edy Bandiera. “C’è la necessità di avviare e sviluppare nuove attività economiche decongestionando il centro storico, un obiettivo che è possibile attuare lavorando ad esempio sui regolamenti comunali”, hanno ribadito i vertici dell’associazione di categoria. “Si tratta di promuovere, con sconti sui costi fissi e incentivi, l’apertura di nuove attività in parti della città oggi meno centrali”, hanno spiegato la presidente Rosanna Magnano e il segretario Giampaolo Miceli. “Noi siamo disposti a mettere al servizio dei futuri prossimi imprenditori degli sportelli informativi gestiti dal personale specializzato in startup, fornendo supporto a proposito degli strumenti finanziari e delle agevolazioni disponibili. Per attuare questa idea, verrà presentata a breve una bozza di protocollo d’intesa con il comune di Siracusa”.
Dal canto suo, Palazzo Vermexio – ha spiegato Bandiera – sta lavorando da settimane ad un apposito regolamento, attraverso il lavoro congiunto di diversi settori comunali, chiamati a regolamentare le procedure con cui ordinare l’eccessiva concentrazione di attività di ristorazione nel centro storico e nella zona Umbertina.
Si è parlato anche di necessari strumenti urbanistici. “Bisogna evitare – ha detto Santi Lo Tauro (Cna Siracusa) – che gli investimenti degli imprenditori vengano bloccati perché manca ad esempio in una certa area il piano particolareggiato. Anche per questo – prosegue Lo Tauro – abbiamo chiesto al Comune una mappatura di tutte le aree produttive, per verificare insieme gli interventi da fare caso per caso”.
In previsione di nuovi investimenti Zes, diventa importante l’ipotesi, nelle more di una modifica del piano regolatore generale, di identificare un’area destinata alle attività artigianali, sul modello di quanto avvenuto in altri comuni della provincia, non troppo distante dai centri abitati e che favorisca lo spostamento di attività considerate impattanti.
“Proprio grazie alle nostre lotte sindacali – ricorda Lo Tauro – tra gli investimenti possibili nelle nuove Zes ci sono le opere murarie, un’occasione dunque unica per spostare attività impattanti verso zone più ampie e attrezzate”.
Ultimo, ma non per importanza, argomento trattato è stata la lotta all’abusivismo, da affrontare non da soli ma con l’aiuto delle forze di pubblica sicurezza.
L’assessore Bandiera si è detto soddisfatto dell’interlocuzione avviata con CNA e ha garantito di aver assorbito e fatto propri i numerosi input ricevuti; in particolare, si è assunto l’impegno, sui temi riguardanti il PNRR, le Zes e le Zone Artigianali e la lotta all’abusivismo di convocare l’associazione in un nuovo incontro alla presenza degli assessori competenti.