Moria di pesci, inchiesta della Procura. Il sindaco di Priolo: "attendiamo risposte"
“Aspettiamo con serenità che gli organi competenti facciano il loro lavoro e accertino eventuali responsabilità. Quello che è certo, è che se qualcuno ha commesso un reato dovrà pagare in maniera esemplare affinchè episodi simili non si ripetano più”. A dirlo è il sindaco di Priolo, Pippo Gianni che commenta così il recente episodio di moria di pesci al largo della penisola Magnisi. Diversi pescatori hanno filmato la scena, con decine e decine di pesci a galla e privi di vita. Il giorno successivo, erano anche stati ritrovati granchi morti nelle acque di Marina di Priolo.
Appena venuto a conoscenza del primo episodio, il sindaco priolese ha allertato gli organi competenti: Procura, Capitaneria di Porto, Arpa, ex Provincia, Vigili Urbani, per gli accertamenti del caso; lo stesso sabato, intorno a mezzogiorno, accompagnato in barca da alcuni esperti di pesca sportiva, il primo cittadino si è recato sul luogo interessato per un sopralluogo, insieme al Comandante della Polizia Municipale, Giovanni Mignosa,
Sono stati prelevati alcuni pesci e il Servizio Veterinaria dell’ASP sta compiendo le analisi di rito per accertare le cause della morte dei pesci. Le specie ritrovate sarebbero in particolare boghe e suri, meglio conosciuti come “ope” e “sauri”.
Prelevati anche alcuni granchi, per gli approfondimenti del caso. Sui due episodi è in corso un’inchiesta della Procura della Repubblica, che sta indagando per verificare la sussistenza di danni ambientali.