Mostra “Testimoni di verità”: visita dei giornalisti del territorio di Lentini, Carlentini e Francofonte

 Mostra “Testimoni di verità”: visita dei giornalisti del territorio di Lentini, Carlentini e Francofonte

“La mostra è un regalo ai cittadini, alle associazioni, studenti e ai giornalisti. Una mostra che ricorda i colleghi uccisi dalla mafia che consiglio di vedere a tutti’. E’ quanto ha dichiarato il tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Salvatore Di Salvo, che è anche segretario nazionale dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana haaccompagnato la delegazione dei giornalisti di Lentini, Carlentini e Francofonte a visitare la mostra itinerante “Testimoni di verità” in corso nell’aula Falcone, all’interno del Liceo classico “Gorgia”. L’iniziativa è organizzata dall’Istituto superiore “Gorgia-Vittorini-Moncada” guidato dal dirigente scolastico Vincenzo Pappalardo e dal Lions club Lentini, presieduto da Maria Teresa Raudino, dagli “Amici di Giovanni Falcone”, dall’Ucsi Sicilia e Ucsi Siracusa, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti Sicilia.
La mostra dedicata ai giornalisti uccisi dalla mafia in Sicilia dal 1960 ad oggi e le loro vicende umane e professionali. Si inizia con Cosimo Cristina, ucciso il 5maggio 1960, Mauro De Mauro del giornale L’Ora, ucciso il 16settembre 1970, Giovanni Spampinato, il 27 ottobre 1972, Peppino Impastato, ragazzo appena ventenne ucciso il 9 maggio 1978, il grande professionista Mario Francese del Giornale di Sicilia, l’uomo di grande cultura come Giuseppe “Pippo” Fava,Mauro Rostagno, sociologo e guaritore di ragazzi drogati, ucciso il 26 settembre 1988. E ancora Beppe Alfano, ucciso l’8 gennaio 1993 e Maria Grazia Cutuli, morta in Afghanistan il 19 novembre 2001. La mostra nelle scorse settimane è stata ospitata al Parlamento europeo di Strasburgo, all’Istituto di cultura di New York e al Consolato italiano a Monaco.
A visitare la mostra una delegazione di giornalisti di Lentini, Carlentini e Francofonte composta da Luca Marino, presidente dell’Associazione “Cammino”, presidente della Fondazione “Ing. Vincenzo Pisano” e segretario del Rotary club di Lentini, Giuseppe La Rocca, direttore di Radio Elleuno, Angelo Lopresti, collaboratore del quotidiano “La Sicilia” e presidente della Zona 19 del Lions distretto 108Yb Sicilia, Gisella Grimaldi, collaboratrice del quotidiano “La Sicilia” e Marco Gazzola, freelance.
“Le loro storie hanno lasciato tracce profonde nella memoria di tutti e nella stessa storia della nostra Sicilia e nel mondo del giornalismo italiano – ha detto il tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti Salvatore Di Salvo -. L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ne ha sempre sottolineato e custodito l’impegno civile, anche organizzando la mostra che ne porta il titolo curata da Franco Nicastro in collaborazione con la Fondazione Ilaria Alpi. Senza tralasciare il fatto più che significativo che la stessa sede dell’Ordine siciliano si trova proprio in una villa sottratta alla mafia. La villa assegnata ai giornalisti è infatti parte del residence dove il capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina, aveva trascorso con la famiglia il periodo più infernale della sua lunga latitanza. Proprio da qui Riina era uscito la mattina del 15 gennaio 1993 quando venne poi catturato, pochi mesi dopo le stragi del 1992”.
Testimoni di Verità è curata dal giornalista Franco Nicastro. Laureato in scienze politiche, questi è stato presidente della Fondazione Mandralisca di Cefalù e dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, di cui è tuttora consigliere regionale. Oggi scrive per l’Ansa, culmine di una lunga carriera iniziata, sotto la direzione di Vittorio Nisticò, nella dinamica redazione de “L’Ora” di Palermo (di cui è stato anche vice direttore). La mostra chiuderà il 3 aprile prossimo.

 

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