Motori: abilità e sangue freddo, l'aretuseo Firenze protagonista del Trial

 Motori: abilità e sangue freddo, l'aretuseo Firenze protagonista del Trial

Da qualche tempo a questa parte, nella provincia aretusea, motori non è solo sinonimo di velocità. Perché grazie ad alcuni appassionati il Trial sta cominciando a riscuotere consensi e un buon seguito ” anche se – sottolinea il trialista Massimo Firenze – spero a breve di organizzare un allenamento collettivo a Siracusa per far crescere il movimento”. Che in Sicilia conta già un buon numero di iscritti tanto più che Firenze, insieme con il lentinese Nunzio Pistritto e Alfio Sorbello di Santa Venerina, sono stati protagonisti di recente al Trofeo delle Regioni nelle Marche rappresentando proprio l’isola. Il Trial è l’unico sport motoristico in cui la velocità non è uno dei parametri più importanti. Probabilmente è anche l’unico sport motoristico dove l’abilità del pilota è nettamente più importante della bontà del mezzo e osservare i trialisti nelle varie prove di abilità è davvero uno spettacolo, perché in sella ad una moto non è possibile nemmeno poggiare i piedi a terra, altrimenti scatterebbero delle penalità.
“Questo sport è diffuso un po’ in tutto il mondo – dice Firenze – ha schiere di appassionati anche in Italia, seppur però la Spagna, la Gran Bretagna e il Giappone sono le nazioni da cui provengono i più importanti campioni degli ultimi anni”.
Il Trofeo Regioni si è svolto a Cagli (nella provincia di Pesaro-Urbino), “ed è andato molto bene – sottolinea ancora il pilota siracusano – e devo ringraziare anche l’amico Daniele Proietti del Team My Trial di Roma, il quale ci ha fornito supporto di ogni tipo e il nostro accompagnatore Alfio Leonardi, responsabile Trial Sicilia, per una gara in cui entro le 4 ore e mezza, devi completare la tua esibizione, altrimenti poi subentrano le penalità. E’ andato bene, come prima esperienza ci siamo comportati bene, considerando che la gara si è svolta sotto l’acqua, con 24 zone per due giri. Il terreno non era favorevole, noi al primo giro eravamo ottavi, poi in queste gare siamo parecchi e praticamente all’ultimo giro ci mancavano 28 minuti e abbiamo dovuto evitare di prendere punti di penalità”.

 

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