“Muddica”: interrogati i sindaci di Melilli e Francofonte, negato ogni addebito
Sono comparsi davanti al gip Carmen Scapellato i sindaci di Melilli, Giuseppe Carta, e di Francofonte, Daniele Lentini, coinvolti nell’operazione “Muddica”. Hanno risposto alle domande del magistrato, negando gli addebiti che vengono loro contestati.
Carta, difeso dagli avvocati Francesco Favi ed Emanuele Scorpo, in circa tre ore, avrebbe respinto le accuse, negando di aver fatto pressione sugli uffici comunali per dirottare gli affidamenti. Avrebbe parlato di procedure sempre regolari, sottolineando come al segretario comunale fosse scaduta la convenzione e sarebbe stato questo il motivo per cui la collaborazione è terminata. Nessun intento punitivo, quindi, nei confronti della dirigente che aveva presentato un verbale di controlli interni piuttosto duro verso alcuni atti amministrativi. Il primo cittadino è quindi tornato agli arresti domiciliari ma la difesa probabilmente domani presenterà al gip istanza di scarcerazione.
Interrogato anche il sindaco di Francofonte, all’epoca dei fatti vice dirigente del II Settore del Comune di Melilli. A suo carico disposto un provvedimento di divieto di dimora a Melilli e Francofonte. Daniele Nunzio Lentini, difeso dall’avvocato Stefano Rametta, ha respinto le accuse e si è proclamato innocente. Ha rilasciato una lunga dichiarazione spontanea spiegando di aver sempre operato nella massima autonomia e ha prospettato di volersi fare interrogare dal pm che ha coordinato le indagini per chiarire i due episodi di falso e turbativa d’asta che gli vengono contestati.