Nasce via Salvatore Gurreri, l’assessore Granata: “vittima di minacce a più livelli”
E’ stata intitolata a Salvatore Gurreri la strada perpendicolare al viale Santa Panagia, che costeggia il punto vendita Lidl, e ancora non completa perchè senza sbocco. Gurreri è per tutti “l’ultimo abitante di Marina di Melilli”, assassinato nel 1992. Non volle abbandonare la frazione dopo l’avvio dell’industrializzazione dell’area.
Alla cerimonia di intitolazione ha presenziato l’assessore alla Legalità, Fabio Granata, che nel suo intervento ha ricordato la figura di Salvatore Gurreri che “non chinò mai il capo davanti alla manifesta prepotenza degli industriali e dei politici da loro corrotti. Oggi intitoliamo a Gurreri una strada con vista sul Tribunale: in nome di quella giustizia che gli fu negata…” .
L’assessore ha poi proposto la sua lettura dei fatti di quegli anni in cui tanti residenti “in principio si opposero all’insediamento industriale, ma poi cedettero sotto il peso delle minacce e delle angherie. Restarono in pochi a combattere e alla fine se ne andarono tutti, tutti meno Salvatore Gurreri, granello che rischiava di bloccare l’intero ingranaggio. Arrivarono le prime minacce a chi voleva opporsi al nuovo modello di sviluppo voluto dalla politica. Salvatore Gurreri iniziò a denunciare tutti, dai mafiosi che lo minacciavano agli industriali a ai politici che cercarono di convincerlo con il denaro. La lotta di Gurreri andò avanti fino al 12 giugno del 1992, giorno in cui venne assassinato. Un omicidio per il quale dopo qualche anno è stato condannato a 25 anni di carcere e non per mafia, ma per una rapina finita malamente un giovane priolese precedentemente scomparso, forse vittima della lupara bianca. Una sentenza che evitò di accertare responsabilità e mandanti. A Gurreri e alla sua incredibile storia è stato dedicato un bel murales a Marina di Melilli”.