Natale a Teatro a Siracusa con “La Natività di Gesù Bambino” con i pupi siciliani

Per immergersi nell’atmosfera natalizia, il Teatro Comunale di Siracusa presenta la Natività di Gesù spettacolo dei pupari fratelli Napoli. Il momento rientra nella sezione teatrale pensata per i più giovani, in modo da avvicinare avvicinare le nuove generazioni alle suggestioni del palcoscenico. La Natività di Gesù è in cartellone sabato 23 dicembre, alle 18. Nell’attesa dell’avvento del Redentore del mondo, San Giuseppe tribola per la maternità di Maria. Lo spettacolo rappresenta la peregrinatio compiuta dalla coppia fino alla grotta di Betlemme, in un percorso immaginato in mezzo a contadini e pastori siciliani. Ma giungervi non sarà facile. Il Maligno metterà in opera tutto il suo potere demoniaco per annientare i due sposi. Fra gli attoniti pastori, il Signore del Male inventa un’osteria con cibo avvelenato, un torrente in piena e altri inganni, affinché Maria non partorisca. Ma finisce per essere bastonato dall’Arcangelo Michele che brandisce una spada fiammeggiante. Si trasforma infine in serpente per fermare Maria davanti la fatidica grotta e San Michele gli scompiglia le carte: l’agguato infernale diventerà il quadro dell’Immacolata Concezione. Il Demonio è vinto per sempre e i pastori sono invitati al presepe dalla Stella d’Oriente: Gesù nasce fra il bue e l’asinello, i Re Magi e Peppininu, che accoglie il bambinello con la voce ingenua dell’eterna speranza dei poveri in un mondo migliore.
Lo spettacolo recupera un momento di grande interesse del teatro dei pupi tradizionale: a Natale infatti il ciclo epico dei paladini veniva temporaneamente interrotto per rappresentare il dramma pastorale di Andrea Perrucci, opportunamente adattato dai pupari alle esigenze di gusto del pubblico siciliano.
La Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania viene fondata nel 1921. Fiorenzo è oggi uno degli ultimi autentici depositari dell’arte di costruire i pupi a Catania, parlatore e direttore artistico della compagnia. La Marionettistica è rimasta attiva e senza soluzione di continuità dal 1921 a oggi e continua a lavorare col mestiere storico, i pupi alti un metro e trenta e pesanti fino a trentacinque chili.