Necropoli a Mazzarona, ‘inghippo’ per la costruzione del nuovo Ccr in via Don Sturzo

Hanno riservato una prima “sorpresa” i saggi archeologici avviati all’interno dell’area del cantiere per la costruzione del nuovo Ccr di Mazzarona. Le prime attività hanno portato all’emersione di quella che sembrerebbe una grande necropoli e di un tratto della cinta della Mura Dionigiane. Sono in corso le attività di rilievo e studio da parte degli archeologi della Soprintendenza di Siracusa.
Definire i ritrovamenti una sorpresa, in assoluto, è forse eccessivo: noto era il tracciato della cinta muraria che difendeva l’antica Pentapoli e il percorso che segue la vicina via don Sturzo venne dettato proprio dalla necessità di evitare l’attraversamento di quell’area.
Presto per dire cosa comporteranno questi scavi per l’effettivo avvio e costruzione del Ccr finanziato con poco meno di 718mila euro del Pnrr. Da valutare, per non perdere il finanziamento, la possibilità di spostare altrove la realizzazione. Se ne saprà di più nel corso delle prossime settimane, quando tutta la storia avrà una maggiore compiutezza. Intanto, operazioni ferme nell’area di cantiere per consentire l’attività archeologica.
I nuovi centri di raccolta per Siracusa sono tre: via don Sturzo, Pizzuta e tra le vie Giuseppe Brancato e Calogero Lauricella. Saranno dotati delle attrezzature e degli accorgimenti di ultima generazione per rendere il servizio “più comodo, più efficiente e meno impattante per il territorio”, spiegano fonti di Palazzo Veremxio. Vi si potranno ricevere tutte le tipologie di rifiuti urbani, gli inerti da piccole ristrutturazioni, gli pneumatici, gli ingombranti e le 5 tipologie di Raee (i piccoli elettrodomestici).
Inoltre saranno dotati di impianti per l’abbattimento degli odori e – da progetto – saranno circondati da una barriera verde realizzata con piante autoctone.