Siracusa. "Stop sversamenti nel Porto Grande e migliore qualità dell'acqua potabile", le priorità di Gradenigo
L’eliminazione dello sversamento nel Porto Grande priorità. A indicarla, mentre si discute del Piano d’Ambito, è l’assessore al Servizio idrico integrato, Carlo Gradenigo. “Occorre migliorare la qualità dell’acqua potabile-aggiunge – e i due punti indicati sono sono obiettivi strategici. L’acqua “insalinata” che viene fuori dai rubinetti – fa notare l’assessore- genera un danno fisico, economico e ambientale di proporzioni gigantesche. Tonnellate di bottiglie di plastica, migliaia di euro spesi da ogni singola famiglia o impresa per l’acquisto e la manutenzione di addolcitori (uno per ogni attrezzatura come lavastoviglie, macchine del ghiaccio, macchine da caffè), difficoltà per piccole medie imprese di produzione che utilizzano l’acqua (ad esempio i birrifici) di operare a Siracusa, danni incalcolabili su ogni tipo di attrezzature, rubinetti, lavatrici, scaldabagni, distrutti dai sali di calcio dell’acqua. A questi costi -va avanti l’esponente della giunta Italia- -si aggiungono quelli ambientali legati allo sversamento nel bacino chiuso del Porto Grande dei 6.000.000 mc di reflui depurati di Siracusa, Floridia, Solarino e zone balneari che ogni anno da giugno a settembre trasformano l’intera superficie del secondo fiordo più grande d’Europa in una pozza marrone asfittica a causa dell’eutrofizzazione delle acque, con la successiva periodica moria di pesci che come un orologio scandisce il passare delle stagioni. Di fronte a tutto ciò il “Piano d’Ambito” in discussione in questi giorni, rappresenta non certo la soluzione immediata ma una speranza. Mettere tutto nero su bianco in uno strumento di programmazione che interessa non più Siracusa, ma tutti i Comuni della provincia, l’ambito territoriale, è oggi per la città un’occasione di riscatto che non possiamo farci sfuggire né rimandare”.