Nervi tesi in Consiglio comunale a Priolo: volano accuse. Limeri: “Non mi intidimiscono”
Tensione alle stelle in Consiglio comunale a Priolo. Gli strascichi dell’ultima seduta portano l’opposizione a parlare di mancanza di democrazia ed educazione. I consiglieri di Identità Priolese (Giuseppina Valenti, Patrizia Arangio, Emanuele Pinnisi e Angelo Laposata) fanno quadrato attorno al loro leader Alessandro Biamonte, “oggetto di pesanti offese” scrivono in un nota. E lamentano un “ennesimo atteggiamento di maleducazione” da parte di alcuni componenti del civico consesso, “nell’indifferenza assoluta del presidente del consiglio che continua a dimostrare di essere incapace di gestire l’aula e di applicare il regolamento”.
Anche il Pd getta benzina sul fuoco e parla di “maggioranza incapace di sostenere un dibattito democratico”. E l’accusa alla presidente del Consiglio è diretta: “incapace e non garantista di tutte le parti politiche”.
Proprio Federica Limeri, presidente dell’assise priolese, replica a muso duro. “Il rispetto è certamente uno dei valori più importanti della vita, ieri è venuto meno nei confronti della sottoscritta e del segretario a scavalco.
Inoltre in merito alle minacce, agli attacchi ingiusti e pretestuosi subiti nello scorso Consiglio comunale, sento il dovere istituzionale di intervenire per ristabilire la verità dei fatti e stigmatizzare il comportamento dei consiglieri di minoranza, nonché per rispedire al mittente le accuse infondate e strumentali e chiarire che non saranno raccolte le provocazioni ed i tentativi di delegittimazione”. E spiega che quanto accaduto durante l’ultima seduta verrà segnalato al Prefetto ed all’assessorato agli Enti Locali.
“Mi sono limitata ad applicare il regolamento, pedissequamente e con spirito costruttivo, invitando i consiglieri a concludere; ma tali richiami non hanno sortito effetto e quindi mi sono vista costretta a togliere la parola a quei consiglieri che continuamente si sono discostati dalla trattazione dell’argomento, non tenendo conto dei due tentativi di richiamo precedenti”, aggiunge sulle accuse ricevute.
“Non mi lascio intimidire e continuerò a garantire il rispetto del regolamento, la posizione e le prerogative dei consiglieri sia di maggioranza che di minoranza, prendendo le distanze e le dovute contromisure rispetto ad ogni intervento che non sia in linea con l’ordine del giorno e con le regole di funzionamento del Consiglio, pronta a relazionare sul mio operato al Prefetto ed agli Enti locali”.