Concerti a rischio? L’accusa: “C’è chi vorrebbe penalizzare l’economia di Siracusa”

“Un danno enorme per Siracusa, causato da chi sta penalizzando la nostra economia impedendo lo svolgimento dei concerti al Teatro Greco, senza motivazioni sensate e senza un piano alternativo vero, a prescindere dalle dichiarazioni di intenti”. Il sindaco Francesco Italia si “accende” quando si parla di stagione dei live a rischio o – nella migliore delle ipotesi – in ritardo di programmazione. Al punto da sparare ad alzo zero su “quanti si stanno rendendo responsabili di qualcosa di gravissimo ai danni dell’intera città”. L’accusa è servita.
Il riferimento sembra indirizzato in primo luogo all’assessore regionale ai Beni Culturali, Francesco Paolo Scarpinato, e per altri versi alla Direzione del Parco Archeologico della Neapolis, affidata a Carmelo Bennardo.
“Chi sta penalizzando la nostra città, sta facendo del male anche a tutto l’indotto: gli addetti all’accoglienza, alla ristorazione, il commercio, senza una sola motivazione degna alla base di un divieto assoluto”.
Italia ricorda un dato. “Lo scorso marzo disponevamo di un calendario già definito, con nomi e date dei concerti al Teatro Greco di Siracusa. Ad oggi, invece, regna il silenzio assoluto su quelli che dovrebbero essere i concerti all’Ara di Ierone. Eppure per Villa Bellini, a Catania, le cose stanno andando decisamente in un’altra direzione. Sarebbe gradita una spiegazione e per il no al Teatro Greco sarebbe necessaria anche una motivazione scientifica. Dei presunti studi condotti, invece, pur avendo chiesto riscontri, non si sa ufficialmente ancora nulla”.
Italia non accenna a placarsi e rincara poi la dose. “Si sta usando una violenza incredibile contro la nostra città. E mi auguro di scoprire che il progetto del nuovo teatro all’Ara di Ierone è ricco e che richiamerà un altissimo numero di spettatori. Sono certo che il direttore Bennardo stia portando avanti un bel lavoro – puntualizza – So, però, con altrettanta certezza che Siracusa ha già perso importanti appuntamenti. Non ci sarà, ad esempio, Roberto Benigni. Qualcuno mi spiegherà – conclude con tono sarcastico Italia – perché la sua voce arrecherebbe danni al Teatro Greco ed un’altra voce, invece, no. I cittadini devono avere la possibilità di sapere per colpa di chi, con nomi e cognomi, Siracusa sta perdendo questa importante occasione”.
Intanto, secondo indiscrezioni, la prossima settimana l’assessore regionale ai Beni Culturali, Scarpinato, dovrebbe rendere noto, nel corso di una specifica conferenza stampa, la nuova struttura all’Ara di Ierone. E forse fornire indicazioni anche sugli appuntamenti in calendario.