Niente teatro greco di Siracusa per il Coro Lirico Siciliano: "amarezza, protesteremo"

 Niente teatro greco di Siracusa per il Coro Lirico Siciliano: "amarezza, protesteremo"

Niente teatro greco per di Siracusa per il Festival Lirico dei Teatri di Pietra. La manifestazione che da 5 anni si svolge tra i principali teatri antichi e parchi archeologici della Sicilia, non ha ottenuto l’autorizzazione per proporre al Temenite la sua versione de La Traviata di Giuseppe Verdi. Le 15 concessioni per eventi di spettacolo al teatro greco sono state destinate ai concerti di musica leggera e, per richiesta della direzione del parco archeologico, non ci sono altre date disponibili.
“Veniamo raggiunti da questa notizia nel corso di una tournée che ha portato la Turandot di Puccini in oltre 30 teatri in tutta Europa, nulla contro i grandi nomi della musica leggera che quest’anno arriveranno a Siracusa però riteniamo assurda e irrispettosa la motivazione fornitaci per l’ufficioso diniego che abbiamo ricevuto per la tappa siracusana del festival. Faremo sentire la nostra voce in tutte le sedi deputate, non solo per rispetto del nostro lavoro, ma, soprattutto, del nostro affezionato pubblico”, commenta amareggiato il presidente del Coro Lirico Siciliano, produttore del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, Alberto Munafò Siragusa.
Nella lista stilata dalla Commissione Anfiteatro Sicilia – che valuta gli spettacoli proposti nei siti culturali siciliani – la Traviata è arrivata sedicesima. “Ci auguriamo – dichiara Francesco Costa, direttore artistico del Festival – che la Commissione possa riconsiderare la scelta presa, che davvero sembra non avere alcuna logica; certamente non può essere data come motivazione la conservazione del bene, perché è una giustificazione veramente ridicola che non rende giustizia all’intelligenza di chi la fornisce. Voglio ringraziare l’Assessore Elvira Amata, che ha stabilito di convocare un tavolo tecnico per far luce sulla vicenda, dimostrandosi, come sempre, disponibile a venire incontro alle esigenze di chi opera nel settore dell’arte e della cultura”.

 

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