"Noi autorizzati, voi provocatori": il Comitato No Villaggio di Cassibile contro la Cgil
Rimane alta la tensione tra la Cgil e il Comitato No Villaggio di Cassibile. Subito dopo l’inaugurazione della struttura per braccianti stranieri, il sindacato aveva lamentato di aver ricevuto una aggressione proprio da parte dei residenti di Cassibile contrari al centro ed in presidio poco distante dal cancello d’ingresso.
Si è in effetti sfiorato lo scontro fisico quando, proprio accanto al sit-in dei residenti, alcuni esponenti del sindacato si sono presentati bandiere al vento. Un gesto che gli esponenti del Comitato hanno visto come una provocazione. Sono volate alcune parole poi l’intervento delle forze dell’ordine, concluso con l’allontanamento della delegazione della Cgil. Cosa che non è andata giù al segretario Roberto Alosi che ha stigmatizzato l’accaduto, inviando alla segreteria nazionale un dettagliato report sull’accaduto.
Ma dal Comitato non ci stanno. Il portavoce Paolo Romano oggi risponde alla Cgil. “I cittadini di Cassibile erano regolarmente autorizzati a manifestare. L’organizzazione che ci accusa invece, non solo non era stata inviata all’inaugurazione, ma non era nemmeno autorizzata a manifestare, tant’è che le stesse forze dell’ordine, in seguito alle palesi provocazioni rivolte ai protestanti, hanno deciso di allontanarli”. Poi nuova benzina sul fuoco: “puntare il dito verso cittadini indifesi non è degno di una organizzazione sindacale dal prestigio storico e istituzionale come la Cgil”.