Non ci sono medici, la sanità pubblica siracusana in emergenza: Carta, "ecco tutti i buchi"

E’ allarme rosso per la sanità pubblica siracusana: non ci sono più medici. Gli ospedali si svuotano ed anche gli interventi considerati di routine subiscono ritardi e rallentamenti per l’assenza di anestesisti/rianimatori oltre che di “ospedalieri” in genere. Tutto il sistema sanitario pubblico è in difficoltà, sull’onda della problematica nazionale. Ma ad alimentare maggiori preoccupazioni in provincia di Siracusa sono due fattori: le non brillanti condizioni di partenza e la difficoltà nel trovare soluzioni, anche tampone.
“Innumerevoli sono i disagi dovuti ad una sanità territoriale ormai al collasso”, prende atto il deputato regionale Peppe Carta, presidente della Commissione Territorio e Ambiente. Ed elenca: “nell’area dell’emergenza, dove si registra la carenza complessiva di 25 medici anestesisti, tali carenze vengono fronteggiate con il ricorso a prestazioni esterne o mediante rapporti interinali o convenzioni con altre strutture ospedaliere, come il Policlinico di Catania, con evidenti aggravi di spesa”. Anche una nota interna dell’Asp di Siracusa, poi finita sulla stampa, segnalava queste forti problematiche, specie per il Generale di Lentini a rischio stop interventi, insieme alla difficoltà nel reperire medici per le ambulanze e per le turnazioni mediche nei Pta di Pachino e Rosolini.
“La situazione – continua Carta – è ancor più grave per le carenze registrate nei Pronto Soccorso: 17 sono i vuoti in organico medico, cui si fa fronte, non potendo ricorrere a prestazioni esterne, coinvolgendo personale di area medica e chirurgica, con grave pregiudizio della qualità dei servizi resi nei reparti depotenziati”. La coperta è corta e per come ci si possa muovere, si finisce per indebolire un sistema già debole di suo. “Per quanto riguarda il personale afferente al Dipartimento dell’Area medica, anche in questo caso, il quadro è allarmante, con una carenza complessiva di oltre 55 unità che interessano le varie branche della medicina interna, della nefrologia, della geriatria, della medicina riabilitativa, della pneumologia e della gastroenterologia. Il quadro che interessa il Dipartimento dell’Area chirurgica può dirsi sovrapponibile ai dati finora illustrati per le altre aree mediche dei presidi del territorio del libero consorzio di Siracusa”. Motivo per cui il deputato regionale del Mpa alza la voce. “Bisogna garantire il raggiungimento degli standard minimi di funzionalità dei presidi ospedalieri. Il ricorso agli idonei delle ultime graduatorie potrebbe fornire, in tempi celeri, una soluzione per una quadro che possiamo definire senza retorica emergenziale”.