Siracusa non solo pro “capitana”: c’è chi sta con la Gdf, contro sit-in alle 19 al Pantheon
Non solo sit-in pro “capitana”. C’è anche un altro presidio organizzato oggi a Siracusa sui fatti della Sea Watch a Lampedusa. Ed è quello di chi sta dalla parte della Guardia di Finanza (una motovedetta è stata quasi speronata, ndr) e dalla parte delle leggi e delle regole più in generale. “Ma non chiamatela contro-manifestazione”, dice uno dei promotori, il consigliere comunale Salvo Castagnino. “E non è neanche una provocazione. Abbiamo scelto quel luogo e quell’orario per far presente che c’è anche chi la pensa diversamente dai soliti buonisti”. Quel luogo e quell’orario sono – non troppo casualmente – gli stessi in cui si ritroveranno al Pantheon i i rappresentanti delle associazioni che si sono mobilitate per chiedere, anche da Siracusa, la liberazione di Carola Rakete. “Noi crediamo invece che sia il caso di stare dalla parte di chi difende il Paese e le sue norme. Non c’entra la politica: non sono certo un fan di Salvini, nè posso dire di condividere le parole del premier Conte. Sono semplicemente dalla parte del mio Paese e di chi indossa una divisa per difenderlo. Si rischia di creare un precedente antipatico: se si accetta la forzatura di una norma, altri si sentiranno autorizzati a farlo in ogni altro campo. E se ora nella nostra città inizieranno ad essere ignorati i posti di blocco delle forze dell’ordine?”, si domanda Castagnino.
Incerto al momento il numero dei partecipanti al sit-in per la motovedetta della Gdf: forse poche decine. “Vedremo. Importante è il segnale. Mi auguro che chi riveste ruoli istituzionali in città non decida di prendere ancora una volta posizione con la fascia tricolore”, taglia corto il consigliere di centrodestra.