Noto. Cattedrale gremita per l'ultimo saluto al vescovo Nicolosi
Funerali del vescovo emerito di Noto, Salvatore Nicolosi. Per l’ultimo saluto all’alto prelato, per ventotto anni a capo della diocesi netina, cattedrale gremita. La celebrazione era iniziata con la processione dei Vescovi di Sicilia e di tantissimi preti e diaconi della diocesi dalla basilica del Seminario alla Cattedrale, con una significativa presenza di rappresentati delle istituzioni.
Nell’omelia, il cardinale Paolo Romeo ha ricordato come Nicolosi “ha voluto una Chiesa dal volto familiare”. C’era anche l’affetto della “sua” Noto testimoniato dalle centinaia di saluti sul libro posto davanti alla bara. L’attuale vescovo di Noto, Antonio Staglianò, ha salutato Nicolosi come “angelo custode di questa Chiesa”.
Durante la cerimonia, è stato letto anche il testamento spirituale di monsignor Nicolosi, con parole di affidamento alla misericordia di Dio e commoventi richieste di perdono, soprattutto ai preti se non si erano sentiti ascoltati o se non avevano trovato nel vescovo un esempio.
Il vescovo emerito di Noto è scomparso la mattina del 10 gennaio alle 6. “La Chiesa non è opera di singoli, fossero pure grandi santi. La Chiesa è comunione, e quindi cammino comune, sinodo, nella sua stessa essenza. Ogni gesto ecclesiale deve quindi nascere nel rispetto e nell’ascolto fraterno, nel confronto sincero e leale, nell’attenzione e nel servizio ai più piccoli, nella magnanimità verso i limiti e le necessità dei più deboli”, recita uno dei suoi scritti. Di Monsignor Salvatore Nicolosi si ricordano soprattutto la visita pastorale, il gemellaggio con Butembo-Beni, l’aggiornamento continuo alla celebrazione del Sinodo diocesano.