Noto. Il Trigona diventa pubblico-privato, "si" della Regione: ecco come sarà organizzato
“Via libera” della Regione alla gestione pubblico-privata dell’ospedale Trigona di Noto. La procedura può quindi partire ed è finalizzata alla stipula di una convenzione della durata di nove anni con dei soggetti privati che, con questa modalità o con una società mista, presenteranno la propria offerta. Il progetto dell’Asp di Siracusa è già chiaro. L’ospedale Trigona sembra destinato a ospitare per metà servizi della sanità pubblica, mentre la restante parte sarà appannaggio dei privati, con l’introduzione di branche specialistiche che, secondo quanto l’azienda sanitaria provinciale ha rilevato, dovrebbero arginare il fenomeno delle fughe dei pazienti fuori provincia o fuori regione per la mancanza di alcuni servizi importanti nel territorio locale. L’ospedale Trigona necessita, in alcune sue parti, di rilevanti interventi di manutenzione. Destinandoli ai privati, saranno loro a farsene carico. La procedura ad evidenza pubblica sarà legata alla concessione dei locali o ad una partnership, come sembra maggiormente probabile, essendo la soluzione ritenuta da Asp e Regione più valida. Gli spazi inutilizzati dello stabile saranno destinati ad un nuovo utilizzo. Entrando nel dettaglio: i primi due piani sarebbero destinati al settore pubblico, il terzo e il quarto, invece, ai servizi di sanità privata, 9 mila metri quadrati circa di superficie a disposizione. Al primo piano, nei locali lasciati liberi da Pediatria, subentrano Geriatria e Lungodegenza. Il laboratorio Analisi dell’Avis e gli ambulatori passano dal terzo al secondo piano del Trigona. Nel frattempo, anche i locali di Ortopedia sono destinati ad un utilizzo differente, visto che il reparto rimarrà operativo al Di Maria di Avola. Il piano terra potrà quindi essere utilizzato per servizi come camerette a pagamento.