Nuova caserma pronta ma chiusa, i vigili del fuoco scendono in piazza
I vigili del fuoco scendono in piazza e chiedono la consegna e attivazione della nuova sede di servizio della Pizzuta. Lo annunciano le organizzazioni sindacali provinciali di categoria. Per il 13 febbraio, dalle 9 alle 11, saranno in sit-in nell’area antistante la nuova sede. Una manifestazione di protesta a cui i sindacati dei vigili del fuoco invitano la cittadinanza. L’edificio, dopo le vicissitudini che hanno riguardato il percorso costruttivo,con l’allungamento dei tempi di realizzazione e la riduzione del volume complessivo effettivamente costruito, è da tempo ultimato. Non si fanno ancora previsioni, tuttavia, sui tempi di consegna. Motivo di forte delusione e di rammarico per il personale impegnato nel soccorso ai cittadini. La caserma di via Von Platen, infatti, ormai vetusta, avrebbe bisogno di manutenzione straordinaria importante, che non avrebbe senso avviare visto che la nuova struttura è già pronta. Finanziare lavori sarebbe contrario al comune buon senso, secondo i sindacati. “Ma, allo stesso modo- spiegano le organizzazioni sindacali- non è giusto che il prezzo del disagio sia pagato dalle lavoratrici e dai lavoratori che svolgono quotidianamente la loro attività con
riflessi che si ripercuotono anche sui servizi alla cittadinanza. È nell’interesse collettivo di tutti portare a termine nel più breve tempo possibile il procedimento di consegna e attivazione della nuova sede”. Le organizzazioni chiedono alla Regione ed alle istituzioni coinvolte nel procedimento, “risposte concrete rispetto a quanto prospettato, con tempi certi, a garanzia di un impegno serio e concreto” . A fine 2022, il deputato regionale Carlo Gilistro (M5s) ha presentato una interrogazione all’assessore alle Infrastrutture per “permettere l’immediata apertura della sede, completando gli interventi necessari”. Nulla è, al momento, cambiato. Un tema, quello della caserma dei vigili del fuoco della Pizzuta su cui a lungo ha battuto anche l’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo.