Nuovo campo pozzi per Siracusa: “Necessario per migliorare qualità dell’acqua”
La scelta di puntare su di un nuovo campo pozzi per la rete idrica di Siracusa si spiega con “la necessità di guardare a soluzioni nell’immediato che possano migliorare la qualità dell’acqua”. L’assessore ai servizi, Giuseppe Raimondo, parla per la prima volta del progetto per cui è stato richiesto un finanziamento da 20 milioni di euro al Ministero della Coesione.
“L’attuale campo pozzi – spiega a SiracusaOggi.it – si trova nella zona del circuito e risente del cuneo salino del mare. Quindi peschiamo acqua con salinità. Mi sembra doveroso cercare una soluzione diversa. Basandoci anche su studi recenti, abbiamo individuato un’area in contrada Belfronte, lungo la strada per Floridia, dove la falda non viene insalinizzata”.
Secondo la scheda fornita da Palazzo Vermexio, “il progetto ha l’obiettivo di sospendere totalmente l’emungimento di acqua ad uso potabile dai campi pozzi delle contrade San Nicola e Dammusi, che ha compromesso, insalinizzandola, la qualità della falda. Gli interventi previsti consistono nella realizzazione di un nuovo campo di 14 pozzi in contrada Belfronte. Il campo pozzi emungerà dal drenaggio profondo del fiume Anapo a circa 20 m dall’alveo; ed avrà una potenzialità stimata complessiva di circa 450-500 l/sec. La proposta di sospendere l’emungimento ed abbandonare lo sfruttamento degli attuali pozzi per i prossimi 30 anni, non impedirà di poter riutilizzare l’attuale falda idrica compromessa in caso di emergenza o calamità”.
Per l’ex assessore Carlo Gradenigo, però, la decisione del Comune di Siracusa è illogica. E richiama l’esistente progetto esecutivo per il recupero e riuso della Condotta Ex Cassa del Mezzogiorno, finalizzato all’approvvigionamento dalla Presa di Petino (Pantalica) dell’acqua dolce per la città e all’alleggerimento della pressione sulla falda. “Si costruisce un nuovo campo pozzi anziché sfruttare la portata di 26 milioni di mc che giungerebbero per caduta attraverso un’infrastruttura già esistente, costata miliardi delle vecchie lire alla comunità, e che a distanza di 50 anni viene ancora lasciata in totale abbandono”, la nota polemica di Gradenigo.
“Ad oggi quell’opera non ha portato un goccia d’acqua a Siracusa. E’ un progetto vetusto ed evidentemente da rivedere”, taglia corto Raimondo. “Per questo abbiamo cercato anche altre soluzioni, come il nuovo campo pozzi. Il che non si significa non guardare anche al resto. Qualcuno però dimentica che nell’ultimo contratto di servizio con il gestore del servizio idrico, firmato nei mesi scorsi, c’è e rimane proprio il progetto esecutivo per il recupero e riuso della Condotta Ex Cassa del Mezzogiorno. Stiamo aggiungendo una soluzione in più con il nuovo campo pozzi, nel rispetto della falda e della qualità dell’acqua che arriva nelle case dei siracusani. Avere un corso superficiale da cui attingere, come quello di Pantalica, è e resta una scelta importante per tanti motivi tra cui anche quello energetico”, aggiunge l’assessore Giuseppe Raimondo. “Un nuovo progetto non significa abbandonare i precedenti, ma solo lavorare a più soluzioni e migliorie. Anche perchè – concluce – i tempi di finanziamento e attuazione delle opere progettate non sono sempre facilmente prevedibili, quindi meglio poter disporre di più soluzioni”.