Nuovo ospedale: attesa la decisione del Tar, caso diplomatico con la Spagna?

Ore calde quelle in corso per la vicenda legata alla progettazione definitiva del nuovo ospedale di Siracusa, il cui incarico è stato revocato a inizio anno al Raggruppamento Temporaneo di Professionisti con capogruppo lo Studio Plicchi di Bologna aggiudicatario. L’attesa riguarda le decisioni del Tar del Lazio, riunito in camera di consiglio, dopo il rinvio dello scorso 5 Aprile, quando i giudici hanno chiesto tempo, anche per stabilire in maniera definitiva la competenza della nuova sezione del tribunale amministrativo laziale, cui è stato assegnato il fascicolo.
L’Rtp ha presentato nelle scorse settimane un ricorso con motivi aggiuntivi rispetto a quelli indicati il 31 gennaio ed il 24 febbraio scorsi, dopo la revoca, da parte della struttura commissariale, retta dal prefetto di Siracusa Giusi Scaduto, dell’incarico di progettazione e direzione dei lavori per l’opera. Dal pronunciamento del Tar dipenderà la nuova tabella di marcia per arrivare all’aggiudicazione dei lavori per la costruzione tanto agognata del nuovo ospedale di Siracusa. Ma la strada potrebbe anche farsi ancor più impervia e prevedere, non solo la giustizia amministrativa ma perfino la diplomazia. Dalla Spagna rimbalza,infatti, un’indiscrezione che, se confermata, potrebbe complicare il quadro. Non è escluso, infatti, che l’azienda spagnola che fa parte del raggruppamento (Ava Architectura Tecnica y Gestion) stia interessando  l’ambasciata, cosa che andrebbe a coinvolgere i rapporti diplomatici tra i due Paesi.