Nuovo ospedale, richieste dai Comuni in provincia ma Italia: "indietro non si torna"

Chi lo vuole vicino all’autostrada, chi a Città Giardino. Sul nuovo ospedale di Siracusa si sono accese le fantasie – e le richieste – anche dei Comuni della provincia. Improvvisamente, quando l’iter sembrava ormai ben avviato verso la progettazione della fondamentale struttura sanitaria alla Pizzuta – area scelta dal Consiglio comunale – si mettono di traverso alcuni Comuni della provincia. Legittima la loro battaglia in difesa degli interessi delle loro comunità ma forse tardiva e rivolta verso un obiettivo forse errato. Non è l’allocazione dell’ospedale di Siracusa che farà la differenza per la sanità siracusana quanto invece una maggiore presenza di servizi sanitari che possono ottenersi solo attraverso un pressing politico su Palermo, sponda assessorato alla Salute.
Settimana prossima si riunirà intanto la Conferenza dei Sindaci. La preoccupazione di molti è che si possa perdere ulteriore tempo in una storia iniziata nel lontano 1984. “Ascolteremo, ma indietro non si torna”, sintetizza il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Ma i sindaci della provincia – i più battaglieri quelli della zona montana – annunciano battaglia: l’approvazione di atti di indirizzo nei rispettivi Consigli comunali per chiedere alla Regione ed al Ministero della Salute di intervenire.

 

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