I funerali della giovane siriana. "Una speranza spezzata"
E’ stato un momento particolare, in gran parte inedito per Siracusa. Questo pomeriggio (mercoledì) sono stati celebrati in piazza Duomo i funerali della giovane siriana morta durante la traversata per raggiungere la Sicilia lo scorso 18 settembre.
Seguendo i dettami del rito musulmano, l’Imam di Catania ha officiato l’ultimo saluto a Izdihar Mahm Abdulla. Aveva 22 anni, è’ non è riuscita a vedere la fine di quel viaggio che le avrebbe dovuto regalare una vita nuova e migliore. A decidere drammaticamente il suo destino, il diabete; patologia da cui era affetta e che – in assenza di giuste cure e medicinali – le ha strappato la giovane vita.
Anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ha partecipato sul sagrato del Duomo ai funerali della giovane siriana. “Izdihar Mahm Abdulla è testimone d’una speranza spezzata, la speranza che è fame e di futuro, finita come tante migliaia di vite perdute nel nostro mare”. Queste le parole di Garozzo.
“Sbaglia chi considera gli sbarchi di questi mesi come un fatto legato alla contingenza, alla tragedia del popolo siriano. Altre guerre insanguinano il mondo alimentate e altri popoli arriveranno nei Paesi che possono assicurare un futuro di pace e di benessere. Allora è necessario che gli Stati, tutta l’Europa, accanto all’azione diplomatica, si dotino di politiche di accoglienza. La gestione di questa emergenza planetaria non può essere lasciata alle comunità locali, ma occorrono interventi strutturali. Rinnovo la richiesta di aiuto più volte lanciata alle istituzioni europee, ai governi nazionale e regionale. Non possiamo essere lasciati soli a tenere viva la speranza di chi è in cerca di un futuro. È un compito troppo grande per noi”.
“In nome della città che rappresento – ha concluso il sindaco Garozzo – rendo l’ultimo saluto a questa giovane donna, abbracciandone il futuro non vissuto; fortemente affermando che la sua speranza diventa la nostra speranza; che la vita, forte della vitalità d’ogni creatura, continui; che la pace possa cancellare l’odio e la guerra; che la ragione possa sconfiggere i tetri fantasmi della violenza”.