Siracusa. Caritas, oltre mille e 500 persone aiutate dai Centri Ascolto

Si concluderà domani il progetto “Rifondiamoci”, della Caritas Diocesana, cofinanziato con il contributo Fondo Cei 8xmille Italia 2013 e dell’Arcidiocesi. Gli interventi sono stati attuati a vantaggio delle fasce deboli, dei poveri, italiani e stranieri, le comunità parrocchiali. Nel dettaglio, sono stati formati 40 volontari destinati ai centri d’ascolto, 4 quelli attivati, in Ortigia, al Santuario della Madonna delle Lacrime (Casa della Carità), nella parrocchia di San Metodio e alla Mazzarrona, presso la chiesa di San Corrado Confalonieri. I centri di ascolto sono aperti ogni martedì , dalle 16 alle 17,30 e il giovedì dalle 9 alle 11,30. Il servizio è destinato a chi vive un momento di difficoltà ed indigenza. E’ possibile ottenere sostegno al reddito, supporto psicologico e relazionale, con la possibilità di coinvolgere parrocchie e organizzazioni preposte, attraverso una convenzione con Epaca, patronato Coldiretti. Sono stati acquistati beni strumentali: un mezzo per gli spostamenti, arredi, attrezzature per l’allestimento dei centri ascolto. Gli acquisti effettuati hanno riguardato anche prodotti alimentari e per l’igiene personale (nel dettaglio, 17 mila prodotti alimentari e quasi 3 mila prodotti per l’igiene della persona”. In cinque mesi si sono rivolte ai centri d’ascolto 405 persone, tra i 19 e i 76 anni, italiani e immigrati, con le relative famiglie, per un totale di mille e 500 persone raggiunte dal servizio. Le problematiche di tipo abitativo hanno riguardato il 34,8 per cento delle persone che hanno usufruito degli sportelli ascolto. Problemi familiari e relazionali nel 52 per cento dei casi. Problematiche di tipo reddituali nel 96,7 per cento dei casi segnalati, mentre il 91, 1 per cento dei cittadini che hanno avuto accesso al servizio manifestavano problematiche scolastiche, incluso l’analfabetismo. Problematiche occupazionali nell’86,5 per cento dei casi, ma anche persone con procedimenti penali in corso o agli arresti domiciliati (il 6,7 per cento) hanno chiesto l’aiuto delle strutture attivate. Infine, le dipendenze, con una percentuale molto bassa rispetto alle altre voci: l1,2 per cento ha chiesto aiuto per alcool, gioco o droghe. Nonostante la conclusione del progetto, i centro di ascolto territoriali proseguiranno la propria attività. Sarà possibile attraverso un progetto analogo, “Ascoltare si può”, finanziato con il Fondo Cei 8xmille Italia 2014. Riguarderà il Vicariato di Lentini.