Ondate di calore, incontro in Confindustria: “tutelare i lavoratori del petrolchimico”
In previsione delle nuove ondate di calore che investiranno la provincia di Siracusa, incontro questa mattina in Confindustria. Il presidente della sezione Imprenditori metalmeccanici, Giovanni Musso, e i segretari provinciali della Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno discusso sulla proposta sospensione dei lavori ed alte temperature, nella zona industriale.
Si è deciso di sensibilizzare le aziende sul tema della sicurezza dei lavoratori esposti alle alte temperature e sull’opportunità di utilizzo della cassa integrazione per far fronte alla sospensione dell’attività lavorativa dovuta appunto al caldo eccessivo.
L’Inps ha chiarito che le temperature eccezionalmente elevate, di norma superiori ai 35/40 gradi, costituiscono un motivo che dà titolo all’intervento dell’ammortizzatore sociale, tenuto conto del tipo di lavoro e della fase lavorativa in atto.
Anche secondo il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, l’azienda è tenuta a fare una attenta valutazione delle conseguenze e dei rischi connessi all’esposizione alle alte temperature, per prolungati periodi, dei lavoratori.
“Non vi è dubbio- ha dichiarato Musso – che la salute dei lavoratori è una priorità ed occorre quindi osservare scrupolosamente la normativa in vigore ovvero il dlgs 81/2008 in materia di salute e sicurezza e pertanto, in considerazione del perdurare delle alte temperature occorre che tutte le aziende del Petrolchimico adottino, in linea con i loro programmi di esecuzione, tutte le misure per salvaguardare la salute dei lavoratori non escludendo l’aumento dei turni di lavoro per la realizzazione di attività necessarie e non rinviabili”.
I sindacati hanno confermato l’esigenza, per il periodo estivo, di rimodulare l’orario di lavoro, anche per l’indotto. “Chiediamo nuovamente all’Asp di intervenire attraverso un atto di indirizzo che richiami le Aziende dell’area industriale siracusana al rispetto della normativa vigente ed agli obblighi da essa derivanti”. hanno aggiunto i tre segretari provinciali.