Operazione Demetra, "spot" sui social per reclamizzare lo spaccio ed i guadagni
L’operazione è stata ribattezzata Demetra ed ha portato all’arresto di 27 persone, 25 in carcere e 2 ai domiciliari. Dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
A coordinare le indagini è stata la Direzione Distrettuale Antimafia, con la Squadra Mobile di Siracusa e la Compagnia Carabinieri. Ricostruiti tre anni di attività del sodalizio criminale, dal 2016 al 2019. Il gruppo denominato della “Via Italia”, aveva base logistica e operativa in via Italia 103, interessando nel tempo anche la vicina piazza San Metodio. L’esistenza di un simile sodalizio era già stata scoperta dall’operazione “Itaca” del 2012.
Il “core business” era la gestione della redditizia piazza di spaccio ubicata in piazza San Metodio. I pusher del gruppo – spiegano gli investigatori – ruotavano in turni prefissati per garantire agli assuntori la possibilità di acquistare la droga in qualunque momento della giornata. Il gruppo presentava una precisa organizzazione gerarchica all’interno della quale ciascun affiliato svolgeva compiti ben precisi in cambio dello “stipendio” settimanale.
L’imponente giro d’affari è stato documentato anche grazie filmati pubblicati sui social: in un video, uno degli arrestati si ritraeva mettendo in mostra un rilevante quantitativo di denaro in banconote di vario taglio disordinatamente riposte su un tavolo, accompagnando il tutto con in sottofondo un brano musicale evocativo dell’attività illecita del noto narcotrafficante Pablo Escobar.
Nel corso delle indagini è stata accertata la presenza nel territorio di una seconda organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, operante prevalentemente nei pressi della via Ignazio Immordini all’interno di una zona della città denominata “Case Parcheggio”, da cui il sodalizio ha preso il nome. Tale ulteriore associazione manteneva legami con l’organizzazione della “Via Italia” dalla quale acquistava sostanze stupefacenti per il successivo smercio.
Anche questo sodalizio era strutturato gerarchicamente ed operava secondo lo schema tipico dei gruppi criminali che gestiscono il narcotraffico: ruoli, turnazioni e stipendi. La predetta associazione criminale ha persino confezionato un vero e proprio video promozionale in cui viene fatto esplicito riferimento al sodalizio della via Immordini denominato “Case Parcheggio”. Nel video compaiono alcuni fra gli indagati oltre alle immagini del quartiere delle Case Parcheggio e la figura della statua della libertà che imbraccia un fucile mitragliatore al posto della fiaccola. E come fosse la più normale dell’attività, c’era anche l’invito: “Veniteci a trovare”.
Accertati anche episodi di estorsione connotata dall’utilizzo del metodo mafioso, perpetrata dagli appartenenti al sodalizio della “Via Italia” ai danni dei venditori ambulanti che ogni mercoledì mattina, in occasione della fiera settimanale, occupano la piazza San Metodio di Siracusa. Secondo gli investigatori, le estorsioni servivano a compensare il mancato guadagno causato dalla sospensione dell’attività di spaccio dovuta all’occupazione della piazza da parte degli ambulanti ogni mercoledì mattina. Una sorta di “risarcimento per il lucro cessante”, come definito dal gip nell’ordinanza cautelare. Notevole anche la valenza simbolica del contributo imposto ai commercianti, a dimostrazione della forza e del controllo del territorio esercitato dal sodalizio nelle zone di sua influenza.
Le attività investigative si sono sviluppate attraverso l’utilizzo di metodi tradizionali oltre che di intercettazioni telefoniche ed ambientali accompagnate dall’uso di sistemi di videoripresa. Importante anche l’apporto fornito da diversi collaboratori di giustizia che ha consentito di integrare ulteriormente il quadro probatorio a carico degli indagati.