Ore 6.40, la Sea Watch parte da Siracusa: rotta verso Catania, rischia il sequestro?
La Sea Watch è partita da Siracusa, direzione Catania. Scortata da due motovedette della Guardia di Finanza, ha levato l’ancora solo alle prime luci dell’alba. Mancavano pochi minuti alle 6 del mattino quando la nave ong ha virato la prua direzione Catania,tirato su il verricello dell’ancora ed avviato le operazioni che hanno richiesto una trentina di minuti prima di registrare un concreto movimento dell’imbarcazione.
A rallentare la partenza, dopo il via libera di ieri pomeriggio del Viminale, un dichiarato guasto al verricello dell’ancora. Poi una richiesta di rinvio per far riposare l’equipaggio con la Capitaneria di Porto che ha ribadito l’ordine di partenza. Lentamente, a 5km all’ora, la Sea Watch raggiungerà Catania verso le 9.30.
Filtrerebbe una certa preoccupazione da bordo. A Catania, infatti, la Procura ha mostrato una linea chiara verso le ong che trasportano migranti e le loro discusse operazioni di salvataggio. La linea del procuratore Zuccaro è nota a tutti. E dalla Sea Watch temono il sequestro, una volta a Catania.
Nel porto etneo verranno fatti sbarcare i migranti. Prima i minori, per i quali sono stati nominati i tutori legali a Siracusa, poi i maggiorenni che raggiungeranno Messina. Dopo le procedure di identificazione, spazio ai ricollocamenti presso quei paesi europei che hanno dato la loro disponibilità. “In Italia ne rimarranno due o tre al massimo”, annuncia Salvini.