Pachino avrà il suo ospedale di comunità, ballottaggio Siracusa-Palazzolo

“Pachino avrà il suo ospedale di comunità. Deciderà invece la conferenza dei sindaci se collocarne un altro al Rizza di Siracusa, già previsto secondo l’iniziale prospettazione, o nella zona montana. Confermati poi i due già individuati nel presidio ospedaliero di Lentini e al Trigona di Noto. È quanto emerso stamattina nel corso dell’audizione in VI commissione dell’assessore regionale per la Salute, Ruggero Razza, in ordine alla programmazione regionale dei fondi del Pnrr destinati al settore sanitario e sociosanitario”. Lo comunica Rossana Cannata, deputata regionale di Fratelli d’Italia, che ha partecipato all’incontro durante il quale sono stati illustrati gli schemi definitivi dei progetti territoriali di ogni Asp.
“L’assessore della Salute – spiega la parlamentare – ha dunque confermato che la struttura di contrada Cozzi a Pachino ospiterà il quarto degli ospedali di comunità previsti nella provincia aretusea. Si tratta di un impegno – conclude l’on. Rossana Cannata – che ho mantenuto, in sinergia con l’assessore della Salute, per garantire cure di prossimità e un’assistenza di rete potenziata e più vicina ai cittadini. Sarà invece rimessa alla valutazione del territorio, e dunque alla conferenza dei sindaci, la decisione riguardante la collocazione di un altro ospedale di comunità: mantenerlo cioè a Siracusa, come inizialmente deciso dall’assessorato, oppure spostarlo nella zona montana a Palazzolo”.
Esulta il sindaco di Pachino, Carmela Petralito. “La nostra proposta di poter avere a Pachino, in una struttura già esistente, un ospedale di comunità è stata accolta dal Governo regionale e dall’assessore Ruggero Razza in particolare. Ringraziamo tutti coloro, dal Comune di Portopalo di Capo Passero a quello di Rosolini, ai deputati regionali e ai rappresentanti di partiti, sindacati ed associazioni che hanno condiviso la nostra battaglia. Un impegno che proseguirà, con i sindaci Montoneri e Spadola, per dotare la nostra zona di un livello di assistenza sanitaria adeguato ai nostri giorni e alle difficoltà legate ai trasporti”.