Pachino. Bomba carta ai danni di curatrice fallimentare, scarcerato Giovanni Aprile
Il Tribunale del riesame di Catania ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Dda, disponendo così la scarcerazione di Giovanni Aprile, 40 anni, difeso dall’avvocato Giuseppe Gurrieri.
Aprile era stato tratto in arresto lo scorso 10 aprile perchè accusato di minacce a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, porto e detenzione di materiale esplosivo, con l’ulteriore aggravante di avere commesso i reati con metodologia mafiosa e con espresso interesse a favorire l’associazione mafiosa denominata “Clan Giuliano” di Pachino.
La vicenda è relativa all’attentato intimidatorio subito dall’avvocatessa Adriana Quattropani, curatrice fallimentare, sotto la cui auto venne fatta esplodere una bomba carta a Pachino, in piazza Indipendenza.
L’aggravante del metodo mafioso invece veniva contestata perchè, a parere del Gip e su conforme richiesta del Pubblico Ministero, i reati erano stati posti in essere avvalendosi delle condizioni previste dal codice penale, adoperando metodi allusivi, nelle forme e nei contenuti, a modalità e logiche tipiche di intimidazione e di violenza alle persone utilizzate dalle associazioni di tipo mafioso presenti sul territorio e al fine di agevolare l’associazione mafiosa denominata Clan Giuliano.
Per gli altri indagati il Tribunale ha ritenuto non sussistente l’aggravante mafiosa, come sopra prospettata, per l’imputazione di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
“Non sono ancora note le motivazioni dell’annullamento della misura cautelare, poichè il Tribunale del riesame si è riservato di depositarle nei termini di legge”, spiega il legale.