Pachino. Il Consorzio Granelli al Tar: "condannate il sindaco Bruno"
Finisce davanti ai giudici del Tar di Catania la vicenda dell’acqua a Granelli, località balneare che ricade nel territorio di Pachino. Il Consorzio che gestiva il servizio idrico, dopo la requisizione degli impianti decisa dal Comune di Pachino ed una estate raccontata come “difficile” per i residenti, ha deciso di rivolgersi ai giudici amministrativi.
L’avvocato Mario Fiaccavento ha presentato ricorso contro il sindaco del Comune di Pachino, Roberto Bruno, e il Ministero dell’Interno per l’annullamento, previa sospensione, dell’ordinanza sindacale con la quale è stata ordinata la requisizione.
Il legale del Consorzio ha inoltre chiesto ai giudici amministrativi la condanna del sindaco del Comune di Pachino e del Ministero dell’Interno per ottenere un risarcimento del danno conseguente alla adozione della requisizione in misura non inferiore a 100mila euro.
Secondo i ricorrenti, ci sarebbe stato un eccesso di potere perchè il provvedimento contingibile “deve essere giustificato dalla imprevedibilità dell’evento, intesa come accadimento che si pone al di fuori dell’ordinato svolgersi degli avvenimenti, così che il concetto di contingibilità rinvia ad un evento che non può essere affrontato che con strumenti extra ordinem”.