Pachino. Il Tar annulla il decreto di istituzione delle riserve dei Pantani della Sicilia sud-orientale
Il Tar di Catania annulla l’istituzione della riserva dei Pantani della Sicilia Sud Orientale e mette fine al dibattito al riguardo. In particolare, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che accoglieva il ricorso del Consorzio Pomodoro di Pachino Igp, adesso giunge una nuova conferma del mancato coinvolgimento del territorio nel processo di costituzione delle riserve, come di ogni atto che modifica l’identità e la fruibilità del territorio, garantito dalla Costituzione. “La sentenza depositata il 19 maggio – spiega Giuseppe Gambuzza, legale del Consorzio che ha condotto la causa – fa giustizia del sacrosanto diritto delle popolazioni locali e, in particolare, dei produttori agricoli, di partecipare alle fase propedeutica alla individuazione delle aree da sottoporre a vincolo facendo valere anche gli interessi economici”. Aggiunge il presidente del Consorzio Sebastiano Fortunato: “La coltivazione del pomodoro in serra nel nostro comprensorio costituisce la fonte di lavoro e di reddito per circa 5 mila addetti e il volume complessivo di affari del comparto può essere stimato in oltre 300 milioni di euro annui. Per questo il Consorzio è molto attento a promuovere azioni di valorizzazione e tutela del territorio, che siano compatibili con le attività economiche che vi insistono ”. Conclude il direttore del Consorzio, Salvatore Chiaramida: “Dev’essere chiaro che il Consorzio non è contro l’ambiente, anzi tutt’altro e lo dimostra il recente partnenariato siglato con il Circolo Sciare e Muciare di Legambiente. Questo non vuol dire però che si possano accettare delle imposizioni calate dall’alto senza tenere conto dei legittimi interessi degli operatori locali”.