Sugli alberi in via Tisia, non molla Lealtà&Condivisione: doppio filare e no spartitraffico

Il presidente di Lealtà&Condivisione non indietreggia su via Tisia. E per gli avviati lavori di riqualificazione, chiede al Comune di apportare una variante che includa “un doppio filare di alberi da inserire ai lati della carreggiata sopra e/o sotto i marciapiedi in base alla dimensione degli stessi”. Il vantaggio è quello di godere di più ampie isole di calore, se gli alberi venissero regolarmente curati; lo svantaggio è la perdita di ulteriori posti auto, specie se da piantumare “sotto i marciapiedi”.
Carlo Gradenigo è però convinto che questa modifica “potrà consentire di adeguare il progetto alle necessità dettate dai mutamenti climatici che rendono oramai indefettibile la presenza di alberi nelle zone residenziali e commerciali, nonché per dare concreta attuazione alla rigenerazione del Centro commerciale naturale cui l’intervento programmato è anche finalizzato”.
Sul punto non c’è accordo. L’amministrazione comunale, informalmente, ha operato dei distinguo. Critico verso questa iniziativa il Cenaco, che raggruppa i commercianti della zona. Ed anche i residenti sono perplessi. Per questo Gradenigo auspica una riunione congiunta per trovare una soluzione condivisa.
I lavori, intanto, procedono. Prendono forma i nuovi marciapiedi in pietra bianca. “Nelle more dell’approvazione della proposta di modifica progettuale, i lavori in corso non vengano interrotti ma siano diretti ad altre realizzazioni senza pregiudicare le modifiche che si intende concordare”, la proposta di Gradenigo. Da comprendere quanto praticabile e compatibile con un cantiere già avviato. Gradenigo chiede anche l’eliminazione dello spartitraffico centrale, da sostituire con un cordolo in gomma.
Il progetto non è nuovo. Era noto già da diversi anni. Ha raccolto i pareri e le autorizzazioni necessarie e pensare di modificarlo sostanzialmente a lavori in corso non è forse la soluzione migliore. Non è mancato il tempo, anche per la stessa Lealtà&Condivisione in giunta fino ad un anno fa, per conoscere e modificare il progetto prima del via definitivo. Sia come sia, sulla vicenda urge una parola definitiva da parte del Comune di Siracusa.




Arrivano i semafori per regolamentare il senso unico alternato di via Lido Sacramento

Ecco i semafori temporanei per regolamentare il senso unico alternato nel tratto di via lido Sacramento recentemente riaperto al transito. Sono stati piazzati ed attivati questa mattina dal settore Mobilità del Comune di Siracusa, retto dall’assessore Enzo Pantano. In un primo momento, il loro utilizzo – per quanto annunciato – era stato ritenuto non necessario, per la ridotta lunghezza del tratto a senso unico e per la buona visibilità per gli automobilisti di passaggio. La preoccupazione dei tecnici era che avrebbero potuto creare code e rallentamenti anche in fasce di traffico ridotto. Motivo per cui si è proceduto alla riapertura senza apporre i semafori temporanei.
Ma le tante segnalazioni di incidenti sfiorati, anche per imperizia o sfrontatezza degli automobilisti, hanno convinto della necessità di aumentare la quota di sicurezza per chi attraversa quella parte di via lido Sacramento, a qualunque ora del giorno e della notte.
Quel tratto, come ricorderete, era chiuso da ottobre dello scorso anno, a causa dei danni del maltempo. Evidenti i segnali dello scivolamento verso il mare della sede stradale che poggia sulla falesia contro cui si infrangono costantemente i marosi. In attesa dei necessari lavori per consolidare la parete, finanziati con circa 500mila euro dalla Protezione Civile dopo l’indizione dello stato di calamità, si è valutato intanto di riaprire il tratto, valutate le condizioni di sicurezza per il passaggio delle auto ad eccezione dei mezzi pesanti.
L’ufficio Mobilità del Comune di Siracusa ha disposto con ordinanza limite di velocità di 10km/h nell’attraversamento della corsia agibile. I mezzi pesanti, oltre le 3,5 tonnellate, non possono utilizzare la corsia riaperta e devono proseguire con il giro largo in direzione Isola o Plemmirio. Nel tratto di via lido Sacramento compreso tra il civico 172 ed il 210 permane il restringimento della carreggiata ed il divieto di transito, “fatta eccezione per il traffico locale che potrà accedere a senso unico alternato”.




Inaugurata a Priolo nuova area giochi per il plesso Manzoni: attività fino al 22 luglio

Inaugurata a Priolo la nuova area giochi allestita all’esterno dello spazio “Il Mio Piccolo Mondo”, predisposto dall’amministrazione comunale nel plesso Manzoni. Un progetto che, fin dalla sua realizzazione, ha sempre ottenuto un grande riscontro. Attualmente sono 22 i bimbi tra i 18 e i 36 mesi che frequentano lo spazio giochi.
“Massima attenzione per i più piccoli, che devono vivere in un clima di armonia e serenità non solo all’interno della famiglia ma anche nel contesto sociale. Con la consegna dei giochi – ha commentato Diego Giarratana, assessore alle Politiche Sociali – abbiamo mantenuto l’impegno assunto. Questa amministrazione dimostra come sempre grande sensibilità verso le problematiche sociali e porta avanti i programmi prefissati”.
Soddisfatto il sindaco Pippo Gianni. “Tanti bimbi – ha sottolineato – hanno sofferto per la situazione legata al Covid. Finalmente potranno vivere momenti di socializzazione e spensieratezza anche all’aria aperta. Alle mamme presenti abbiamo assicurato che lo spazio resterà aperto fino al 22 luglio e che le attività saranno garantite anche il prossimo anno scolastico. A questo proposito – ha fatto sapere il primo cittadino – a breve sarà possibile presentare le domande per l’iscrizione dei bimbi”.
Oltre al sindaco Gianni e all’assessore Giarratana, alla consegna dei giochi erano presenti il vicesindaco Maria Grazia Pulvirenti, il vicepresidente del Consiglio, Federica Limeri, la responsabile dello spazio giochi, Rita Lo Presti, una rappresentanza della cooperativa l’Albero, che gestisce le attività, e alcune mamme che hanno ringraziato l’amministrazione comunale per questa opportunità.




Covid in carcere, focolaio nella casa di reclusione di Noto: “35 detenuti e 8 agenti positivi”

Altro focolaio covid in carcere, questa volta a Noto. “Ci sono 35 detenuti e 8 agenti di Polizia Penitenziaria positiva, altre 40 persone in domiciliazione fiduciaria”, denuncia il dirigente nazionale del Sippe, sindacato di Polizia Penitenziaria, insieme al segretario provinciale della Federazione PP, Angelo Scarso. “Su un totale di 140 detenuti e 60 poliziotti, sono a nostro avviso numeri allarmanti. Anche se alcuni molecolari hanno poi ridotto il dato iniziale di positività al rapido. Siamo preoccupati per la gestione generale degli istituti penitenziari di tutta la provincia, a partire dalla casa di reclusione di Augusta. Chiediamo subito tamponi e sanificazione”. Dal sindacato, richiesto all’Asp di Siracusa anche il potenziamento dell’are medica.

foto dal web




Va dai Carabinieri a presentare una denuncia, ma viene denunciata anche lei

Aveva raggiunto la stazione dei Carabinieri di Rosolini per denunciare un uomo. Alla fine, anche lei è stata denunciata. La 48enne aveva infatti un lungo da coltello da cucina nella borsa. Ed è stata la stessa donna a mostrarlo ai carabinieri, durante ka stesura dell’atto di querela. Ai militari ha spiegato che portava l’arma con sè, per eventuale difesa nei confronti della persona nei cui confronti stava sporgendo querela.
E’ stata denunciata per detenzione abusiva di armi. Il coltello è stato sequestrato.




Riapre dopo l’incendio via Monti Nebrodi: albero crollato, scampato pericolo

Riaperta dalla Protezione Civile comunale via Monti Nebrodi, a Siracusa. La strada era stata chiusa domenica a causa di un rovinoso incendio che aveva anche portato alla caduta di un albero. Polemiche perchè dopo l’apposizione delle transenne, prima che cedesse l’albero, qualcuno aveva ben pensato di spostare il segnale di blocco e pericolo, riaprendo abusivamente al traffico la via, nonostante l’incendio. Fortunatamente, nessuno è rimasto coinvolto nel cedimento dell’arbusto.
Eliminato il pericolo e ripristinate le ordinarie condizioni di sicurezza, questa mattina la strada è realmente tornata percorribile. Rimosse le limitazioni all’accesso, con sollievo per i residenti.




Chiede soldi alla madre ed al rifiuto le danneggia l’auto: denunciato un 44enne

Denunciato a Noto dalla Polizia un uomo di 44 anni. E’ accusato di danneggiamento aggravato e violenza privata.
Il 26 giugno scorso, intorno all’una di notte, un equipaggio del Commissariato è intervenuto in via Mandalà per il danneggiamento di un’autovettura. Una donna di 63 anni ha dichiarato che, pochi istanti prima, il figlio, dopo aver suonato insistentemente al citofono, bloccandolo con un cacciavite, si era messo a bordo della propria autovettura, per danneggiare quella della madre e fuggire.
I successivi accertamenti, hanno consentito di risalire al movente: il no della donna ad una richiesta di denaro del figlio. Rintracciato, è stato denunciato per danneggiamento aggravato e violenza privata.




Ordigno nei pressi di un’auto: allarme in via Serpotta, intervento degli artificieri

Un ordigno esplosivo è stato rinvenuto nella tarda mattinata in via Giacomo Serpotta, nella zona di viale Zecchino.

Secondo i primi dati che trapelano, l’ordigno era stato posizionato a ridosso di un’auto in sosta.

Non appena è scattato l’allarme, sul posto gli uomini delle Volanti. Richiesto l’intervento degli artificieri. Intorno alle 12.20 un boato è stato avvertito in tutta la zona. L’ordigno è stato, infatti, fatto brillare.

A tutela della pubblica incolumità, l’area era già  stata delimitata per impedire il passaggio di pedoni e veicoli.

L’auto è di proprietà di un uomo incensurato e in uso anche alla figlia.

Indagini in corso per ricostruire l’episodio e risalire all’identità di chi ha piazzato l’ordigno. Non è escluso che l’intenzione reale non fosse quella di farlo esplodere ma di lanciare un avvertimento. Tutte ipotesi che andranno, comunque, verificate. Si lavora su diverse piste.

 




Discarica abusiva nei pressi del fiume Asinaro sequestrata dalla Guardia di Finanza

Un’area di oltre 300 mq è stata posta sotto sequestro dalla Guardia di Finanza a Noto. Era utilizzata per lo stoccaggio abusivo di materiale di risulta, elettrodomestici usati ed eternit. L’area, individuata dai finanzieri della Tenenza di Noto, si estende nelle vicinanze dell’argine nord del fiume Asinaro, sulla quale sono stati rinvenuti più di 100 tonnellate di rifiuti speciali: rifiuti solidi urbani, scarti di lavorazioni edili, materiale plastico, pneumatici, elettrodomestici usati e di circa 30 tonnellate di onduline di amianto.
Il materiale rinvenuto, abbandonato direttamente sul terreno a cielo aperto, “può rappresentare un grave pericolo
ambientale per il rischio d’infiltrazioni di sostanze nocive nel terreno con il conseguente inquinamento del
sottosuolo e del corso d’acqua”, ricordano dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa.
In particolar modo, l’amianto smaltito abusivamente è stato ritrovato in molti punti esfoliato e volatile, non cautelato in alcun modo ed esposto agli agenti atmosferici, con conseguente grave rischio di dispersione, sia nel terreno sia nell’atmosfera, di sostanze la cui inalazione può determinare l’insorgere di gravissime patologie.
Il sequestro è avvenuto grazie allo sviluppo delle informazioni raccolte dai finanzieri durante il
monitoraggio economico-finanziario del territorio e si incardina nel più generale dispositivo di contrasto ai
traffici illeciti messo in atto dalla Guardia di Finanza su tutto il territorio nazionale.




La settimana D&G a Siracusa: autorizzazioni, pareri e suolo pubblico interpello di Ortigia Sostenibile

Con un formale atto di interpello indirizzato alle principali autorità coinvolte (Prefetto, Questore, Soprintendente, Sindaco, Agenzia del Demanio, ANAC, Procura della Corte dei Conti e Procura della Repubblica), il Comitato Ortigia Sostenibile ha chiesto informazioni sul cosiddetto “evento privato” di cui parlano alcune ordinanze, dal 4 luglio 2022 per due settimane. Si tratta degli spettacoli e degli appuntamenti della settimana Dolce&Gabbana a Siracusa, interessati vari siti di pregio della città. La richiesta di informazioni, formalizzata dagli avvocati Corrado V. Giuliano e Salvo Salerno, è pure accompagnata da atti di accesso civico a tappeto, nei confronti di tutti gli Enti destinatari.
In sintesi, il Comitato Ortigia Sostenibile vuol conoscere tutti i contenuti delle varie autorizzazioni ottenute dal promotore dell’evento, che risulta essere la società Momento srl, già in atto concessionaria della Regione per vari servizi al pubblico nel Parco Archeologico. Si tratta di autorizzazioni afferenti le misure di security e safety; la licenza della Questura, la valutazione previsionale di impatto acustico in relazione alle certe emissioni sonore e musicali; la densità di affollamento prevista e i relativi varchi di accesso ai siti oggetto delle manifestazioni; oltre ai vari pareri vari di agibilità. Richieste cui si aggiunge la richiesta di accesso al Verbale della Commissione di Vigilanza Pubblici Spettacoli nonché agli eventuali altri atti del procedimento autorizzativo, non conosciuti, “ivi inclusa l’indicazione degli invitati”.
Ortigia Sostenibile, partendo dalle Ordinanze comunali n.378/22 e 401 /22 del Settore mobilità (“unici atti conosciuti al momento”) rileva che un significativo numero di vie cittadine, particolarmente del centro storico di Ortigia è stata sottratta alla libera mobilità, fruizione e sosta degli utenti e residenti per un periodo variabile, comunque non inferiore a due settimane, contrariamente alle rassicuranti affermazioni che erano state rilasciate a mezzo stampa del primo cittadino, circa la promessa che tali inconvenienti sarebbero stati circoscritti “a poche ore di un solo giorno”.
Contestualmente alle richieste di informazioni e di accesso, il Comitato Ortigia Sostenibile ha chiesto a Prefetto, Questore e Sindaco di disporre con urgenza una opportuna mitigazione e riforma dei provvedimenti comunali in quanto gli stessi “determinano lesione della ordinaria qualità della vita degli utenti e dei residenti, anche in considerazione del fatto che il Comune non ha compensato tale disagi con l’offerta di un pubblico servizio di trasporto alternativo, a disposizione della cittadinanza”.
Ma non finisce qui, perché il Comitato Ortigia Sostenibile chiede anche alla Soprintendenza di far conoscere le proprie valutazione tecnico istruttorie e tutorie sulle installazioni invasive in Piazza Duomo e Piazza Minerva (la passerella per le sfilate, ndr), con particolare riferimento all’impatto architettonico e paesaggistico ed alla pressione sulla pavimentazione della piazza delle strutture precarie e dell’eventuale carico, “in considerazione dell’insistenza delle stesse per l’intero periodo delle manifestazioni”; nonché le analoghe valutazioni di competenza per l’annunciata concessione del Castello Maniace e del Teatro Greco, specificando che oltretutto il Castello Maniace risulterebbe chiuso alla fruizione pubblica per ben otto giorni.
Ce n’è pure per l’Agenzia del Demanio cui Ortigia Sostenibile chiede di accertare se l’autorizzazione dell’evento in questione, in Piazza d’Armi, coinvolga anche la concessione in atto corrente sul sito “anche in relazione alle precise clausole dell’atto concessorio, che obbligano il gestore a garantire la continuità della fruizione pubblica”.
A tutti gli Enti, il Comitato civico chiede inoltre di volere garantire il diritto di accesso incondizionato dei cittadini alle piazze e vie della città, inclusi i siti oggetto delle manifestazioni.
Per ultimo, Ortigia Sostenibile chiede al Comune di far conoscere se tale enorme ampiezza di suolo pubblico riservato alle manifestazioni abbia scontato l’incasso del canone unico patrimoniale, “non potendo il patrocinio, di per sè solo, esentare il privato beneficiario di tale importante onere a suo esclusivo carico”. A maggior ragione se l’evento non è aperto al pubblico e quindi, “in cosa dovrebbe consistere la sua culturalità, non si capisce” dicono gli esponenti del Comitato.
L’atto di interpello è stato quindi anche rivolto alla Procura Generale della Corte dei Conti siciliana, all’Agenzia Nazionale Anticorruzione ed alla Procura della Repubblica di Siracusa.

foto Crhistian Chiari