Palazzo Vermexio si adegua, nuove indennità di carica per sindaco e assessori di Siracusa

Con una determina dirigenziale, anche il Comune di Siracusa ha disposto l’aumento delle indennità di carica degli amministratori: aumenti per sindaco e assessori come disposto dalla legge di Bilancio del 2022, adottata anche dalla Regione Siciliana. I nuovi “stipendi” sono stati rapportati al trattamento economico lordo mensile dei presidenti delle Regioni con un aumento calcolato in misura percentuale, proporzionata alla popolazione.
L’incremento è diventato realtà alla fine del 2021 e riguarda anche le indennità di vicesindaci e presidenti dei Consigli comunali. L’aumento avviene gradualmente su base annuale e sarà “completo” a partire dal 2024 (45% nel 2022; 68% nel 2023; 100% nel 2024). La Regione si fa carico di parte dei maggiori oneri di spesa per i conti comunali, mentre nelle regioni a statuto ordinario provvede lo Stato. Palazzo Vermexio è uno degli ultimi comuni del siracusano a recepire la novità e disporre, di conseguenza, l’aumento delle indennità.
Il sindaco di un capoluogo di provincia con popolazione oltre i 100.000 abitanti, come Siracusa, partiva da una indennità mensile di 5.205,89 euro (lorde). Il primo scaglione di aumento (2022) ha portato la somma mensile a 7.831,24 euro (lorde) che diventano adesso 9.173,08 euro. Nel 2024 salirà ancora, arrivando a 11.040 euro (lorde).
Passiamo al vicesindaco: da 3.904,42 euro agli attuali 6.879,81 (lorde) che diventeranno 8.280 euro nel 2024.
Un assessore del Comune di Siracusa partita da uno “stipendio” di 3.383,83 euro rideterminato adesso in 5.503,85 euro (lorde), per poi assestarsi nel 2024 a 7.176 euro al mese. Attualmente, l’indennità di carica di un assessore viene dimezzata (2.751, 92 lorde) se lavoratore dipendente non in aspettativa. Ed è la scelta risparmiosa per le casse pubbliche operata dagli assessori Gibilisco, Celesti e Consiglio evidentemente nelle condizioni (lavorative) di optare per una simile soluzione.
La norma prevede che gli adeguamenti possono essere liquidati solo se si rispetta l’equilibrio di bilancio pluriennale per assicurare che la spesa integrale di aumento sia sostenibile.