Palazzolo. Piano regolatore, al via la revisione dello strumento urbanistico: "Incarico a personale interno"
Primi passi verso la revisione del piano regolatore generale del Comune. Ad illustrare le direttive generali, il sindaco, Calo Scibetta, nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale. L’incarico è stato affidato al personale interno del settore Urbanistica. “Queste direttive generali – ha spiegato Scibetta – costituiscono la base di partenza per un necessario e proficuo confronto con tutti gli interlocutori del piano, ossia con chiunque sia portatore di un interesse qualificato degno di attenzione e per l’indispensabile discussione in Consiglio, al fine di adottare linee guida generali per il Prg quanto più possibili condivise, chiare, adeguate da un lato alle esigenze di sviluppo della comunità e dall’altro alla doverosa tutela del territorio amministrato”.
Gli obiettivi che il nuovo piano dovrà raggiungere riguardano il recupero del patrimonio edilizio e la riqualificazione della città esistente, in particolare del centro storico. “Allo sviluppo urbano in modo non armonico degli anni Ottanta e Novanta – ha aggiunto Scibetta – intendiamo contrapporre l’idea di scelte urbanistiche finalizzate a salvare l’identità, la storia e la vivibilità della città, e, quindi, una migliore qualità della vita”. Sarà quindi necessario il recupero del patrimonio dismesso o sottoutilizzato nell’ambito del centro storico, che riguarderà la “rivitalizzazione” economica e sociale che dovrà essere accompagnata dall’individuazione di piccole aree da adibire a mini parcheggi funzionali per i residenti e, in taluni casi, anche per le attività commerciali. Tra gli interventi di recupero prioritari quelli che riguarderanno i quartieri Orologio e Castelvecchio.
Particolare attenzione deve essere riservata alla tutela del territorio extraurbano “con la consapevolezza – ha chiarito Scibetta – che il nostro patrimonio ambientale e paesaggistico può essere fonte di ricchezza economica, grazie anche ad una tutela orientata al recupero e alla valorizzazione delle zone rurali sotto il profilo agrituristico e turistico rurale”.
Sulle aree di più recente espansione, puntando quindi ad innalzare la qualità della vita dei residenti occorrerà prevedere un organico sistema dei servizi, come ad esempio aree di parcheggio, spazi verdi, aree per la realizzazione di strutture per servizi pubblici e privati. Sarà opportuno rivedere anche le zone destinate ad aree di protezione civile, in considerazione che gli interventi previsti sono stati realizzati e le parti di territorio non utilizzate per tale finalità potrebbero ritornare ad essere zone agricole. Il piano deve essere aggiornato anche per i servizi pubblici, dopo le novità avvenute con lo spostamento del poliambulatorio dell’Asp, del Recapito del lavoro, la realizzazione di immobili come l’asilo nido comunale, la nuova destinazione di edifici esistenti che sono stati ristrutturati, come l’Ostello della gioventù, il Centro aggregazione giovanile. “Riguardo al Piano particolareggiato del centro storico – ha aggiunto il sindaco -, si è dell’idea di portarlo a conclusione anche in considerazione del recente lavoro di revisione/aggiornamento eseguito e dell’importanza di dotarsi di uno strumento specifico per la “rivitalizzazione” del centro storico”.