Pali di fondazione da 10 e 20 metri per “tenere” via lido Sacramento a rischio frana
Ci vorrà ancora un mese e mezzo di lavori prima della riapertura di via lido Sacramento, nel tratto chiuso dopo il medicane del 2021. La strada – che poggia sulla falesia – è “scivolata” in tre punti verso il mare. Un movimento su cui influiscono le mareggiate e la regimentazione delle acque di falda.
Il primo intervento è stato avviato dal Comune di Siracusa, attingendo a circa 450mila euro di Protezione Civile, in attesa del via libera – e del decreto di finanziamento – per il progetto presentato al commissario per il dissesto idrogeologico e che prevede la realizzazione di una parete di rinforzo, con massi di volume adeguato ad assicurare, da una parte, la tenuta della scogliera e, dall’altra, cercare di depotenziare i marosi al momento dell’impatto.
I primi 78 pali di fondazione sono stati completati e avranno il compito di “sostenere” la strada. Saranno ora collegati da una trave si cui verranno realizzati fori per il drenaggio delle acque di falda. La tabella dei lavori in corso prevede poi uno scavo sulla sede stradale di 2 metri per 2 per andare a “svuotare” il sottofondo stradale del materiale di risulta utilizzato e posare del pietrisco che agevolerebbe tenuta e drenaggio, spiegano dal cantiere. Un guardrail a ridosso della scogliera chiuderà il tratto consolidato.
A seguire costantemente i lavori, l’assessore Enzo Pantano. “Stiamo mettendo in sicurezza i due tratti critici di via lido Sacramento. Ci siamo resi conto che anche un terzo pezzo della strada sta evidenziando segnali critici, dovremo valutare il da farsi. Se il decreto di finanziamento regionale arriverà a cantiere ancora aperto, i lavori proseguiranno anche consolidando il terzo tratto. Altrimenti dovremo valutare se fare ancora ricorso, ma solo in quel tratto finale, a provvedimenti restrittivi del traffico”, spiega Pantano.
La riapertura di via lido Sacramento non pare comunque in discussione. I primi due cedimenti vengono messi in sicurezza con il sistema dei pali di fondazione. Quelli predisposti per il secondo tratto ceduto presentano diametro ancora maggiore e altezza di oltre 20 metri.