Pallanuoto: l'Ortigia regge un tempo, la Pro Recco passa a Siracusa (15-5)
L’Ortigia torna a giocare nella sua Caldarella, ma di fronte si trova un Recco in solita forma schiacciasassi. Ai biancoverdi non riesce di ripetere la prova di Coppa Italia, quando ha messo in difficoltà i pluricampioni liguri. Finisce 15-5 per la Pro Recco, con poco purtroppo da aggiungere.
I biancoverdi reggono solo un tempo, poi iniziano a sbagliare tanto e a subire il ritmo e le accelerazioni dei liguri, non riuscendo mai a cambiare l’inerzia dell’incontro. L’approccio è positivo, con i padroni di casa che, con Vidovic, rispondono subito al primo squillo di Zalanki. Inoltre, anche quando lo stesso Zalanki e Fondelli allungano, i ragazzi di Piccardo non demordono e riescono a portarsi sul 3-3 con Di Luciano e Ferrero, sprecando poi anche l’opportunità di andare in vantaggio. La partita dell’Ortigia finisce poco dopo, quando Ivovic e Di Fulvio portano i campioni d’Europa sul 5-3 di fine primo tempo. I biancoverdi accusano il colpo e, tra il secondo tempo e la prima metà del terzo, subiscono un parziale di 5-0 che porta il Recco sul 10-3. Ferrero (su rigore) prova a scuotere i suoi, ma la squadra appare demoralizzata e sempre meno lucida, sia in fase difensiva che offensiva, naturalmente anche per via della qualità degli avversari. Younger, Iocchi Gratta e Aicardi fissano il punteggio sul 13-3. Nel quarto tempo, al gol di Gorrìa Puga rispondono Cannella ed Echenique.
L’Ortigia rimane terza, ma il vantaggio sulla quarta adesso si riduce a 3 punti. In casa biancoverde, dopo l’infortunio in settimana di Ciccio Condemi, c’è apprensione adesso anche per Cassia, che si è fatto male nel finale. Mercoledì si torna in acqua a Roma, contro la Distretti Ecologici, quindi, sabato 1° aprile, big match casalingo contro Savona.
A fine gara, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, commenta così la prestazione dei suoi ragazzi: “Le sconfitte non sono mai piacevoli, ma è vero che loro hanno i giocatori più forti del mondo e lo hanno dimostrato. Quindi, merito al Recco. Ci fa piacere aver visto quelli che sono i nostri limiti contro certe squadre. Nel secondo e terzo tempo abbiamo sbagliato completamente l’approccio, e la loro transizione ci ha tagliato a fette. Arrivavano palle laterali sui loro centri e bisognerebbe essere bravi a non farli aprire già sulla transizione. Il primo e il quarto tempo, invece, sono state due buone frazioni da parte della mia squadra. Dobbiamo ripartire da lì. Adesso testa a mercoledì, perché a Roma ci aspetta una partita importante e poi penseremo a sabato, quando avremo un match ancora più importante. L’infortunio a Cassia? Non sono un medico e non posso fare diagnosi, verranno fatti degli accertamenti, ma temo che non ci sarà né mercoledì né sabato. Vedremo. Intanto voglio ringraziare la città e i nostri tifosi che sono venuti a sostenerci. È stata una bellissima sensazione”.
Stefano Tempesti, portiere biancoverde, pur riconoscendo la forza del Recco, sottolinea un aspetto molto importante relativamente alla sua squadra: “Sappiamo che è difficile per tutti giocare contro il Recco, ma se mostriamo già prima una sorta di timore reverenziale, partiamo in svantaggio. Abbiamo la consapevolezza che il Recco è forte, però dobbiamo capire che anche noi siamo fortissimi e che anche a noi non manca niente. Lo dimostra il fatto che abbiamo preso dei parziali e dei gol su errori che possono accadere con qualunque avversario, perché si tratta di errori individuali, non effetto di una squadra devastante che ti ha completamente schiacciato. Sono errori sui quali possiamo lavorare e sicuramente lo faremo questa settimana con il mister, perché non credo sia così ampio il divario che ci separa. Il Recco è forte, ma lo siamo anche noi. Possiamo perdere, ma c’è modo e modo di perdere, di approcciare una partita, di gestire determinate situazioni di gioco. Ora abbiamo due appuntamenti che decideranno un po’ la stagione. Già la trasferta di Roma sarà difficilissima, quindi adesso andiamo a passettini. D’altra parte, ci servono anche queste partite per crescere. Dobbiamo fare tesoro dei nostri errori e crescere mentalmente”.