Pallanuoto, Serie A1. Vittoria sfumata nel finale, pari a Salerno per l'Ortigia (10-10)
Si è chiuso in parità, sul 10-10, il match tra Salerno e Ortigia. Il sette siracusano parte male ed è costretto ad inseguire dopo i primi due tempini. Veemente il ritorno nel terzo e quarto parziale. Sfiorata persino la vittoria che sfuma però nei secondi finali.
Dopo il vantaggio iniziale di Giacoppo, l’Ortigia non punge in attacco e dà coraggio ai salernitani, che rimontano con le reti di Tomasic e poi di Luongo su rigore. Nel secondo parziale, ancora un rigore per il Salerno, con Luongo che realizza nuovamente. L’Ortigia risponde con Giacoppo, in superiorità, quindi due episodi accendono le proteste dei biancoverdi: prima un altro rigore a favore dei padroni di casa, con Tempesti che questa volta chiude la saracinesca, poi un dubbio controfallo fischiato all’Ortigia in ripartenza, con i campani che ne approfittano andando a segno con Cuccovillo. Fortunato allunga ancora, poi Rossi, con l’uomo in più, riporta l’Ortigia a meno due, ma sull’azione successiva è Elez a chiudere sul 6-3 prima dell’intervallo lungo. Nel terzo tempo, Salerno va a + 4 e per l’Ortigia sembra notte fonda. Ma gli uomini di Piccardo reagiscono e risalgono la china: prima Mirarchi, su assist di Giacoppo, poi Napolitano e infine ancora Mirarchi, sempre su assist di Giacoppo, rimettono i biancoverdi in carreggiata (6-7). Nell’ultimo quarto arriva il sorpasso Ortigia, con l’uno-due di Napolitano e Rossi, ma Elez rimette in pari il match e Luongo, in superiorità, riporta avanti Salerno. I biancoverdi non mollano e con Vidovic e un bel gol di Napolitano rimettono la freccia. Purtroppo, però ci pensa Elez, con un tiro deviato dalla distanza ad agguantare il pari a 6 secondi dal termine. Un pari che compromette seriamente il cammino dei biancoverdi verso le semifinali scudetto.
“Non sono soddisfatto della prestazione, soprattutto nei primi due tempi, che sono stati una catastrofe”, taglia corto il tecnino biancoverde, Stefano Piccardo. “Nella prima metà della gara, infatti, abbiamo regalato tre-quattro gol a uomini pari, poi alla fine abbiamo dovuto inseguire, mettendoci a zona M in difesa. Così siamo riusciti a rientrare e andare anche in vantaggio. Siamo passati da 7-3 per loro a 8-7 per noi, ma abbiamo speso troppo. Poi, abbiamo preso il gol del pareggio finale quando mancavano pochissimi secondi. Un tiro con più deviazioni… Noi quest’anno abbiamo la sfortuna di prendere gol così a pochi secondi dalla fine. Al di là dei nostri demeriti, infatti, anche oggi siamo stati poco fortunati. Abbiamo preso tre rigori contro, nei primi due tempi ci hanno anche fischiato alcune espulsioni discutibili. In ogni caso, quello che posso dire è che tutti quanti dobbiamo e possiamo fare di più e meglio”.
Da rivedere, allora, qualcosa nell’approccio di gara. “Il problema è fondamentalmente mentale – afferma il coach biancoverde – perché non abbiamo fiducia in noi e si vede in tante situazioni. Sbagliamo conclusioni semplici, anche oggi abbiamo sbagliato tre palle facili dal palo. Ci manca fiducia in questo momento e dobbiamo ritrovarla”.
Dopo questo pareggio, le semifinali scudetto sembrano allontanarsi notevolmente: “Sicuramente il risultato di oggi compromette abbastanza il discorso Final Four, però abbiamo ancora due partite da giocare, possiamo ancora fare sei punti, è un momento delicato ma possiamo ancora farcela. Adesso l’indicazione per tutti deve essere quella che si lotta per ogni cosa fino alla fine”.