Parcheggio Damone, Lealtà & Condivisione: “Stalli a spina di pesce e bus tra piazzale Sgarlata e via Tisia”

 Parcheggio Damone, Lealtà & Condivisione: “Stalli a spina di pesce e bus tra piazzale Sgarlata e via Tisia”

“Subito interventi al Parcheggio di via Damone, le chiacchiere stanno a zero”. Non usa giri di parole “Lealtà & Condivisione”, presieduta dall’ex assessore Carlo Gradenigo. “Trascorsa una settimana dalla chiusura del posteggio- fa notare Gradenigo- non si vede neanche l’ombra di soluzioni. In compenso i negozi continuano a chiudere e i disagi aumentano, mentre anche le multe fioccano”.

Un quadro desolante quello tracciato da Gradenigo, che fa seguire a questa premessa una serie di richieste, che “Lealtà & Condivisione” avanza all’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Francesco Italia.

Il primo punto riguarda la viabilità: istituzione immediata del senso unico su ronco via Damone, riabilitando gli stalli soppressi, oggetto di contravvenzioni. Al Comune il movimento chiede, inoltre, “la possibilità di convertire- valutandone la possibilità- a spina di pesce gli stalli posti lungo via Damone, rimodulando temporaneamente, se necessario, il cordolo della pista ciclabile”.Un altro passaggio potrebbe riguardare, secondo Gradenigo, Piazzale Sgarlata, davanti al Parco Robinson, in cui occorrerebbe, a suo dire, realizzare la segnaletica orizzontale e verticale. Non si tratta di un’area prossima al viale Tisia, ma nella visione di “Lealtà & Condivisione” tornerebbe comunque utile, se si considera l’ultimo tassello indicato, nella nota diffusa, subito dopo: la richiesta di istituire “un collegamento bus stabile tra i parcheggi Von Platen e Sgarlata,  che attraversi via Tisia e permetta di sfruttare gli oltre 800 posti auto dei sopracitati parcheggi scambiatori posti entrambi a 700 mt dall’area del Cenaco, il centro naturale commerciale”. Gradenigo non nasconde il proprio rammarico e ne illustra la ragione. “Non è accettabile- conclude- che dopo tre anni di disagi e lunghi mesi di attesa in attesa della variante, si possa rimanere un solo minuto di più a guardare crescere l’erba del parcheggio vuoto, mentre gli unici a pagare per tale disastro restano ancora una volta i cittadini che qui risiedono e lavorano”.

 

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