Parcheggio di via Damone, la Commissione Edilizia aveva chiesto lo stralcio nel 2010
E’ una brutta gatta da pelare quella del parcheggio-non parcheggio di via Damone, a Siracusa. Realizzato dove non doveva, è un caso politico ma anche sociale di stretta attualità e grande interesse. Alta è l’attenzione dell’opinione pubblica che riconosce l’utilità di segnalare gli abusi ma che, allo stesso modo, segnala la necessità di un’area di sosta a servizio della zona riqualificata. In attesa della discussione in Consiglio comunale e delle possibili soluzioni percorribili, ripercorriamo la genesi di quell’opera.
Il progetto definitivo è datato aprile 2010, approvato con determina dirigenziale firmata dall’allora dirigente del Settore Lavori Pubblici, Emanuele Fortunato che dal 2007 era anche Rup del progetto, mentre l’architetto Giuseppe Di Guardo, il geometra Nunzio Marino e il geometra Salvatore Iocolano vennero incaricati quali progettisti. Vennero allora acquisiti il parere favorevole del Settore Mobilità e Trasporti; il parere favorevole del Settore Pianificazione Urbanistica sulla conformità urbanistica della Commissione Edilizia; il verbale di validazione del progetto. Attenzione, la Commissione Edilizia in quell’occasione che il parere favorevole era concesso a condizione che “si stralci dal progetto la sistemazione a parcheggio dell’area per servizi urbani classificata S3 (verde pubblico) nel vigente Prg”.
A settembre del 2018 la Giunta approvava intanto il progetto esecutivo. Rup all’epoca era l’architetto Giuseppe Di Guardo, progettista (esterno) l’ingegnere Salvatore Buccheri. Il progetto esecutivo, spiegano fonti di Palazzo Vermexio, “non ha introdotto modifiche sostanziali rispetto al progetto definitivo”. A corredo della documentazione definitiva c’erano i pareri della Soprintendenza, il verbale di verifica della conformità del progetto esecutivo, la relazione istruttoria di validazione del progetto.
L’ultimo Rup del procedimento, l’ing. Paolo Rizzo, ha spiegato in Consiglio comunale nelle settimane scorse che la delibera di Giunta ha preso atto che “il progetto in argomento prevede la realizzazione di un’area a servizi, da destinare a verde pubblico, ricadente su una superficie interessata da aree di proprietà privata e che, pertanto, ai fini dell’esproprio, è stato dato avvio al procedimento di pubblica utilità” per l’ammontare di 350.000 euro.
A gennaio del 2021 vanno in gara i lavori di rifunzionalizzazione e riqualificazione urbana di via Tisia e via Pitia. Il 14 aprile di quell’anno i lavoro vengono affidati alla ditta Isor Costruzioni di Favara (AG), con un ribasso del 27,223%, per l’importo contrattuale di poco più di 3 milioni di euro. Poco dopo, partono i lavori.
E in tutti questi passaggi “non risulta essere stata adottata ed approvata dagli organi preposti alcuna variante urbanistica al Prg vigente”. Una sottolineatura che indica come sia rimasto irrisolto quanto già segnalava nel 2010 la Commissione Edilizia. Quindi la destinazione a parcheggio “nella medesima area non è prevista negli allegati progettuali, nè mai realizzata”. Quanto alla pavimentazione drenante ed alla messa a dimora di alberature, “non costituiscono variante urbanistica”.
In foto, una fase dei lavori in corso per la realizzazione del parcheggio