Parco Agrisolare, decreto ok per l'Ue. Cannata: "Sicilia hub energetico del Mediterraneo"

(cs) Un nuovo regime di aiuti per interventi sugli edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle imprese. La Commissione europea ha dato il via libera al nuovo decreto del bando Agrisolare firmato dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Previsto un fondo di un miliardo di euro che prevede finanziamenti a fondo perduto fino all’80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici.
“Con i fatti – commenta il deputato di Fratelli d’Italia, Luca Cannata – diamo risposte al settore agricolo sostenendolo nella produzione di energia e dunque nell’autoproduzione. Per la Sicilia diventa ancor più importante questa misura nella logica di fare della Sicila un hub energetico del mediterraneo”.
Ecco nel dettaglio le misure del decreto “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale”: 80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell’autoconsumo condiviso. Dotazione finanziaria pari a circa 700 milioni di euro; fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli. Dotazione finanziaria pari a circa 150 milioni di euro. E ancora: 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese agricole di produzione primaria. Dotazione finanziaria pari a circa 75 milioni; 30% di contributo a fondo perduto (con maggiorazioni per piccole e medie imprese e per aree svantaggiate) e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese della trasformazione da agricolo in non agricolo. Infine: raddoppio della potenza massima installabile che passa da 500 kw/p a 1.000 kw/p; raddoppio della spesa ammissibile per accumulatori che passa da euro 50.000 ad euro 100.000; raddoppio della spesa ammissibile per dispositivi di ricarica che passa da 15.000 a 30.000; raddoppio della spesa massima ammissibile per beneficiario che passa da euro 1.000.000,00 ad euro 2.330.000 incluse le spese accessorie. “Con il governo Meloni e il ministro Lollobrigida – conclude Cannata – tuteliamo la nostra Agricoltura e guardiamo al futuro nel segno dello sviluppo sostenibile”.