Parco degli Iblei, il mondo ambientalista: “un errore fermarne l’istituzione”

 Parco degli Iblei, il mondo ambientalista: “un errore fermarne l’istituzione”

Sette associazioni ambientaliste tra cui Legambiente Sicilia, Lipu, WWF, Ente Fauna Siciliana, hanno indirizzato un appello al governo regionale: “proceda con sollecitudine alla istituzione del Parco nazionale degli Iblei, così come previsto dalla legge nazionale n. 222 del 29/11/2007”. La presa di posizione delle associazioni arriva dopo la risoluzione approvata recentemente in Commissione Ambiente dell’Ars per uno stop dell’iter di istituzione, in attesa di verifiche e valutazioni nei territorio. “Vengono ignorate le legittime e molteplici posizioni di tante associazioni, movimenti culturali e ambientali che nella seduta del 03 aprile 2024 in audizione in IV Commissione Ambiente hanno confermato il loro sostegno per la istituzione del Parco nazionale degli Iblei. E riteniamo che sia un fatto molto grave e non imparziale commesso da un organo istituzionale dell’assemblea regionale siciliana”, il duro commento delle associazioni. “La superficialità con cui viene affrontato il tema, porta la stessa IV Commissione in maniera ingiustificabile ad affermare che i comuni coinvolti sono 32 quando in verità sono 27, ovvero 18 ricadenti nel territorio della provincia di Siracusa, 6 ricadenti nel territorio della provincia di Ragusa e 3 ricadenti nel territorio della provincia di Catania. Nella medesima risoluzione si fa riferimento ad una palese illegittimità procedurale: una violazione in merito ad una mancata concertazione fra il Ministero dell’Ambiente, la Regione Siciliana, i LIberi Consorzi, la Città Metropolitana di Catania, i 27 comuni coinvolti nel procedimento e i tanti portatori di interessati in merito, a vario titolo, coinvolti nel procedimento. Quanto affermato non solo è grave perchè mette in dubbio la regolarità amministrativa sempre perseguita dai funzionari del Ministero dell’Ambiente, della Regione Siciliana con l’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente e degli enti locali che si sono sempre prodigati per uno svolgimento corretto dell’iter procedurale che dura da oltre 17 anni, ma soprattutto con il pieno coinvolgimento degli enti locali con in prima persona i Sindaci, a cui non solo è stata sempre fornita tutta la documentazione richiesta e consultabile online, ma che soprattutto hanno potuto avanzare eventuali proposte di modifica alla bozza di Regolamento e alla proposta di perimetrazione e zonazione dell’istituendo Parco nazionale degli Iblei”, spiega Marco Mastriani, portavoce delle associazioni che hanno firmato l’appello al governo regionale.
“Si continua ad ignorare che la nascita di un parco nazionale può portare solo benefici economici e sociali alle comunità locali. E questa è una grave responsabilità. Basti pensare che nessun comune ad oggi coinvolto nei 24 parchi nazionali esistenti ha mai fatto richiesta di uscita. Anzi avviene proprio il contrario, capendo l’importanza di uno strumento amministrativo e politico di governo del territorio molto utile, che punta sulla tutela dell’ambiente nei territori coinvolti e sul potenziamento dell’ecoturismo come modello di sviluppo”.
Ed a chi esprime forti perplessità sull’istituzione del Parco nazionale degli Iblei, Mastriani lancia una sfida: “provino quanto affermano con dati alla mano e con tesi supportate da validi elementi giuridici e amministrativi. Abbiamo ascoltato diverse tesi probabilmente faziose, pretestuose e ideologiche da parte di chi è contrario all’istituzione di nuove aree protette in Sicilia tout court”.

 

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