Parroco arrestato a Sortino, il gip convalida: divieto di dimora al posto dei domiciliari

È stato convalidato l’arresto del parroco della chiesa Madre di Sortino. Il gip del Tribunale di Siracusa lo ha però rimesso in libertà disponendo a suo carico la misura del divieto di dimora a Sortino. Dopo l’arresto, era stato posto ai domiciliari.
Don Vincenzo Cafra è accusato di estorsione. Secondo gli investigatori avrebbe richiesto 100 euro ad un’agenzia funebre per la celebrazione di un funerale. Dalla denuncia sono partite le indagini, condotte dai Carabinieri fino all’arresto in flagranza, poco dopo aver ricevuto la dazione di denaro.
L’avvocato difensore del sacerdote, Franco Fazzino, al termine dell’udienza di convalida ha spiegato che il suo assistito “ha negato le accuse”. Non ci sarebbe stata alcuna pressione per ottenere la somma di denaro che rientrerebbe nella prassi delle offerte alla Chiesa in occasione del rito funebre.
Da Genova, dove si trova per l’appuntamento nazionale di Anci (l’associazione dei Comuni Italiani), il sindaco di Sortino ha commentato nelle ore scorse l’accaduto. “Rimango sbigottito – dice in un videomessaggio Vincenzo Parlato – sono fiducioso che la Magistratura ed il parroco potranno fare luce e chiarezza su una vicenda che lancia sconforto sulla comunità religiosa e sull’intera comunità di Sortino”.