Pasqua sottotono per gli alberghi, la tendenza: “prenotazioni in calo”

A smorzare l’entusiasmo per la stagione turistica appena avviata è l’associazione Noi Albergatori. “Il tutto esaurito, nella nostra città, per il periodo pasquale non c’è stato”, dice secco il presidente Pippo Rosano che rappresenta circa il 90% degli alberghi siracusani. “Molte le camere rimaste libere ovunque: negli alberghi e nelle strutture extralberghiere e questo ha determinato una Pasqua sottotono. Mentre lo scorso anno, in questo periodo, le prenotazioni erano di gran lunga superiori, così come i pernottamenti di italiani e stranieri assommati”.
Il turismo di prossimità non ha trainato questa volta. “Le prenotazioni, che a inizio anno erano molto buone, negli ultimi giorni di marzo hanno subito molte disdette e le previsioni per il mese di aprile sono assai scarse, in picchiata. Eppure, per il mercato nazionale, le condizioni meteorologiche confermavano l’Italia divisa in due: al Nord e al Centro si anticipava una bassa pressione con piogge anche abbondanti, mentre al Sud e in particolare nella nostra Isola e quindi pure a Siracusa, erano previste giornate di sole e temperature sopra i 25 gradi”.
Un’inattesa contrazione su cui si interroga il comparto turistico siracusano.
“Certo – analizza Giuseppe Rosano – un ruolo avranno sicuramente avuto le tensioni internazionali con i venti di una guerra globale capace di coinvolgere in un conflitto armato direttamente l’Europa intera. E poi c’è il caro costo del volo aereo per il periodo pasquale. Le compagnie aeree, da Roma o Milano per la Sicilia, hanno proposto tariffe proibitive, obbligando di fatto molti viaggiatori a restare a casa, a causa anche dell’aumento del costo della vita”.
Rosano non nasconde la preoccupazione degli albergatori siracusani. Da rivedere le previsioni ottimistiche di inizio anno, dopo un 2023 da record con oltre un milione di presenze a Siracusa. “In questo contesto, servirebbe una chiamata all’azione anche dell’amministrazione comunale, che non può restare seduta su un divano – conclude il presidente di Noi albergatori Siracusa – e compiacersi soltanto di avere aumentato in maniera spudorata l’imposta di soggiorno a carico dei turisti che scelgono di soggiornare nella nostra città, senza per altro migliorare gli endemici e carenti servizi e offrendo loro una destinazione turistica maglia nera per qualità di vita”.

Foto di Christian Chiari