Passerelle pedonali al chiuso per collegare i tre moduli dell’Umberto I, avanza il progetto

 Passerelle pedonali al chiuso per collegare i tre moduli dell’Umberto I, avanza il progetto

Passerelle pedonali sul modello dei finger aeroportuali, per realizzare un collegamento “al chiuso” tra i padiglioni distaccati dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Avanza il progetto che permetterà di ottimizzare e velocizzare il trasferimento di pazienti critici e di apparecchiature mediche da un reparto all’altro unendo il Pronto Soccorso, la palazzina del reparto di Rianimazione e quella di Malattie infettive e Pneumologia.
“L’intervento – spiega a SiracusaOggi.it il dg dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone – rappresenta un passo significativo verso il miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli spazi ospedalieri, abbattendo i tempi di percorrenza fra le varie strutture e contribuendo alla realizzazione di un ambiente più accogliente e moderno, promuovendo al contempo un design architettonico all’avanguardia, con una integrazione armoniosa dell’opera nel contesto urbano”.


Il progetto, interamente realizzato dal team del Settore Tecnico dell’Asp di Siracusa, prevede la realizzazione di due passerelle pedonali che andranno rispettivamente dal piano del Pronto soccorso, geometricamente dal lato del reparto di Pediatria, alla palazzina della Rianimazione e dall’area degli ambulatori di Cardiologia e Chirurgia alla palazzina nord. Il progetto completa il percorso previsto dall’ex Struttura Commissariale nel periodo covid, con la realizzazione di una prima passerella di collegamento tra la palazzina della Rianimazione e la palazzina nord di Malattie Infettive e Pneumologia (questi lavori sono già stati appaltati e sono in fase di avvio).
La progettazione dell’Asp di Siracusa prevede quindi le ulteriori due passerelle, per andare così a formare una sorta di anello di congiunzione a 360 gradi tra il corpo centrale ed i due edifici distaccati.
Le nuove passerelle, progettate in acciaio e lamiera a taglio laser, offriranno resistenza e durata nel tempo con un design moderno e funzionale che si integra nel contesto urbano, preservando le strutture esistenti. L’uso di tecnologia laser scanner sin dalla fase dei rilievi garantirà precisione nella costruzione e tempi di realizzazione rapidi, anche grazie all’impiego di elementi prefabbricati.
“Il nostro obiettivo, nelle more della realizzazione di un nuovo ospedale a Siracusa – commenta il direttore generale – è dare alla struttura ospedaliera esistente una sempre più efficiente organizzazione, sia sotto il profilo gestionale che strutturale, attraverso la dotazione di nuovi servizi e apparecchiature di alta tecnologia, la realizzazione di opere di ristrutturazione e di ammodernamento che rendano una struttura funzionale e al passo con le esigenze degli utenti e degli operatori sia in termini di servizi che di sicurezza e di fruibilità. In questo contesto, la creazione di un anello di congiunzione tra i vari edifici attualmente distaccati l’uno dall’altro apporterà notevoli benefici. Si ridurranno i tempi di intervento e si creerà un migliore coordinamento tra i reparti, si otterrà una maggiore sicurezza nel trasporto dei pazienti critici ed una accessibilità ottimizzata per pazienti con mobilità ridotta e per le attrezzature mediche. L’edificio sarà valorizzato con una infrastruttura moderna ed integrata nell’ambiente urbano. Con questo intervento, in sostanza, si intende potenziare l’ospedale Umberto I migliorandone efficienza e sicurezza, implementando la qualità dell’assistenza e l’esperienza sia per i pazienti che per il personale sanitario ma soprattutto ottimizzando i tempi di risposta per le emergenze mediche, migliorando il coordinamento tra i reparti”.
L’intervento rientra tra quelli di potenziamento della rete ospedaliera che hanno portato, ad esempio, all’attivazione di 18 posti letto di terapia intensiva, mentre sono in corso di realizzazione altri 6 posti letto di semi-intensiva e si stanno ulteriormente ampliando le aree del Pronto Soccorso.

 

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